L’artista Marinella Senatore cura la comunicazione del Teatro dell’Opera di Roma
Dietro, un accordo triennale con il MAXXI, destinato a sviluppare una maggiore sinergia tra il teatro, la scenografia, il costume e gli artisti visivi. Ce ne ha parlato Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte
L’arte entra al Teatro dell’Opera di Roma, grazie a un protocollo d’intesa della durata di tre anni stretto tra la fondazione teatrale e il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Un accordo che chiamerà ogni anno un diverso artista a realizzare un progetto ad hoc in linea con i temi della programmazione di spettacoli, che comprende un’esposizione di opere nel foyer del teatro e una campagna visiva al centro delle strategie di comunicazione. Ad aprire l’accordo è Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977), fondatrice della School of Narrative Dance (SOND) e artista riconosciuta a livello internazionale per la capacità di unire pratiche performative e collettive con azioni partecipative che comprendono musica, danza e recitazione.
MARINELLA SENATORE PER IL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
La ricerca iconografica di Marinella Senatore per il calendario della Stagione 2022/2023 riguarda fotografie d’epoca, bozzetti storici e sagome in movimento che raccontano storie di donne rivoluzionarie, prigionia e schiavitù, religione e libertà, viaggio, desiderio e riflessione sul post-colonialismo, condensate in 17 collage che verranno esposti a partire dal prossimo novembre, dando il via al palinsesto. Lavori che “rappresentano in chiave innovativa e con uno sguardo sempre rivolto alla dimensione politico sociale che stiamo vivendo, la perfetta sintesi tra musica sinfonica, danza, opera e arti visive”, spiegano gli organizzatori, riferendosi ai temi della contemporaneità che l’Opera di Roma propone. Un lavoro che ha visto anche il coinvolgimento di Elena Motisi, curatore MAXXI – e della Galleria Mazzoleni di Torino con cui Marinella Senatore collabora da anni.
BARTOLOMEO PIETROMARCHI SULLA COLLABORAZIONE CON IL TEATRO DELL’OPERA
“Il progetto è nato a partire dalla nomina di Francesco Giambrone come nuovo sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma”, racconta ad ArtribuneBartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte e promotore del progetto. “Data la sua sensibilità e propensione verso l’arte contemporanea, ha chiesto al museo di curare l’immagine del teatro per tutto il programma annuale. Ho pensato subito a Marinella per il tipo di lavoro che da sempre porta avanti e infatti ha risposto con entusiasmo alla proposta”. Ma la sinergia tra le due istituzioni potrebbe valicare l’ambito della comunicazione visiva, preparando, per i prossimi anni, un ruolo sempre più importante per gli artisti invitati. “È nato tutto molto in fretta, siamo già al lavoro sulle stagioni che verranno”, prosegue Pietromarchi. “Vorremmo riuscire a raggiungere altri livelli di collaborazione, coinvolgendo gli artisti anche per quanto riguarda i costumi, la scenografia, fino ad arrivare alla regia. Il dossier è in via di elaborazione, e annunceremo maggiori dettagli non appena saranno definiti”.
– Giulia Ronchi
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