Il gruppo punk femminista delle Pussy Riot arriva in Italia: tappa unica all’Arcimboldi di Milano
Sul palco si alterneranno momenti di performance, musica dal vivo e teatro. Il racconto di anni di attivismo anti-Putin che oggi assumono un valore ancora maggiore. Solo per un giorno: il prossimo 11 settembre
Sono irriverenti, scomode, esagerate e politicamente scorrette. Non ha bisogno di presentazioni il gruppo punk, femminista e attivista delle Pussy Riot salito negli ultimi anni agli onori della cronaca per performance non autorizzate e per le azioni di protesta contro il governo repressivo di Putin. Riot Days: Pussy Riot kicks off anti-war è lo spettacolo che ripercorre questi tumultuosi anni di attivismo, nato nel 2016 e ora in tour mondiale. L’unica tappa italiana? Sarà a Milano, al Teatro Arcimboldi, dove il gruppo si esibirà il prossimo 11 settembre 2022.
LE PUSSY RIOT ALL’ARCIMBOLDI DI MILANO
Riot Days è una combinazione innovativa di musica dal vivo, teatro, video e performance, diretta da Yury Muravitsky, uno dei principali registi teatrali russi e direttore artistico del Teatro Taganka a Mosca. Lo spettacolo verte sulla storia personale di Maria Alyokhina, leader del gruppo e attivista più celebre, autrice dell’omonimo libro. Fu lei, nel 2012, a guidare l’irruzione del gruppo all’interno della cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, inscenando una “preghiera punk” che denunciava i brogli elettorali di Putin, azione che valse ad alcune delle performer la condanna a due anni di reclusione per teppismo e blasfemia. Una protesta anti putiniana che assume un valore ancora maggiore alla luce dell’invasione dell’Ucraina e della guerra ancora in corso, e che le Pussy Riot portano sul palco sostenendo il popolo oppresso, una ribellione a 360 gradi che trova il suo picco massimo nelle canzoni esplicite registrate in questi anni, tra cui Putin Will Teach You To Love The Motherland, I Can’t Breathe, Chaika, Organs e Make America Great Again. Il tutto, mescolandosi con inni alla fluidità di genere, all’inclusività sociale, alla forza del matriarcato, all’amore universale, al decentramento del potere, all’anarchia e all’antiautoritarismo, fili conduttori della ricerca targata Pussy Riot e dell’intero spettacolo.
– Giulia Ronchi
https://www.teatroarcimboldi.it/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati