SensAction. Crowdfunding per finanziare nuovo spazio di produzione sulla danza a Venezia
Nasce da quattro donne professioniste della danza il progetto SensAction. Con il contributo di tutti potrà nascere un nuovo polo incentrato su danza e movimento a Cannaregio
Aida Vainieri è una danzatrice della compagnia Wuppertal Tanztheater Pina Bausch dal 1991, Francesca Noia è assistente alla direzione della compagnia Sasha Waltz & Guests dal 2002, Foscarina Ferrazzuto arriva dal circuito PMD Présence, Mobilité, Danse® fondato dal coreografo francese Hervé Diasnas, Rosangela Saputo si occupa di sviluppare progetti culturali. Insieme hanno dato vita all’associazione SensAction – dalla crasi delle parole Sensa (Fondamenta della Sensa) e azione, a indicare la forma dell’espressione artistica che veicolerà i progetti culturali e sociali del gruppo – con l’idea di creare uno spazio di ricerca e produzione artistica a (e per) Venezia, incentrato sulla danza e il movimento.
UN NUOVO SPAZIO PER LA DANZA A VENEZIA
Concretamente, lo spazio dovrebbe nascere nel sestiere di Cannaregio, proprio in Fondamenta della Sensa, all’interno di un vecchio capannone dove già si lavora per creare un polo culturale polivalente e un punto di co-working. Nello specifico, SensAction si propone di organizzare corsi e produzioni di danza coreografica, teatro-danza, laboratori di improvvisazione, lezioni di yoga, thai chi, pilates, gyrokinesis, attività per i più piccoli e per la terza età. Per essere un presidio sociale e culturale insieme, fondato sull’educazione al movimento, ma anche un luogo di scambio e confronto creativo, di dialogo tra le discipline artistiche, di supporto per i professionisti della danza, a livello locale, nazionale e internazionale. In una città che ha bisogno di riattivare canali di scambio e turismo intelligente, coltivando il rapporto tra i cittadini e chi arriva dall’esterno. Soprattutto nel passato di Aida Vanieri, che accanto a Pina Bausch ha imparato ad amare la danza, del resto, si rintracciano esperienze analoghe sin dagli Anni Ottanta: a Treviso, giovanissima, dava lezioni nella chiesa sconsacrata di San Teonisto, all’epoca appena ristrutturata da Tobia Scarpa; lì, nel 1984, creò la sua prima coreografia, ispirata dal confronto costante con artisti di tutto il mondo. “Ho sempre amato scoprire ed esplorare senza fine, senza circoscrivere”, spiegava Vainieri in un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Michele Olivieri, per Sipario.it “Sento adesso più che mai che i giovani sono gli stessi che eravamo, il cuore è lo stesso ma viviamo tutti in un tempo che velocemente e drammaticamente chiude in forme rettangolari quasi tutto. Stabilisce limiti. Riuscire a offrire un luogo di contatto è fondamentale per creare. Mi piace immensamente osservare e guidare persone con diverse esperienze accompagnandole verso la consapevolezza del perché scegliere un gesto nella danza, un movimento”. A Venezia, non a caso, il motto dell’iniziativa recupera una celebre frase di Bruce Lee – “Be water, my friend” – adattandola alla peculiare identità di Venezia, che vive sull’acqua e al ritmo dell’acqua: “Volete essere insieme a noi come l’acqua, liberi, senza limiti, versatili?”, domandano le fondatrici di SensAction a chi vorrà mettersi in ascolto.
IL CROWDFUNDING PER SENSACTION A VENEZIA
Con questi obiettivi, infatti, l’associazione ha avviato una campagna di crowdfunding su Indiegogo per finanziare l’effettiva partenza del progetto, con 15mila euro necessari ad allestire un dance floor e uno spogliatoio. C’è tempo fino alla fine di maggio per donare anche solo una piccola somma (anche 10 euro sono sufficienti per contribuire alla causa): i donatori più generosi riceveranno in cambio una lezione di danza online (100 euro) o in presenza (200 euro).
Livia Montagnoli
https://www.indiegogo.com/projects/venice-floor-to-dance#/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati