La stagione di quest’anno di Bolzano Danza è all’insegna del Microcosmo
La rassegna altoatesina anima il mese di luglio con performing art e spettacoli di danza contemporanea che riflettono sulle tematiche sociali. Da quasi quarant’anni
La 39° edizione di Bolzano Danza si intitolaMicrocosmo e fa riferimento alla “metafora del sottobosco, oscuro e meraviglioso, sospeso tra mondo animale e vegetale, per indagare la mente nel suo agire all’interno del corpo sociale”, spiega il direttore artistico, Emanuele Masi. Un termine che prende forma in un ricco programma di eventi che permetterà al pubblico di muoversi “in ordine sparso nell’eterna polarizzazione tra amore e violenza, mascolinità tossica, affermazione femminile, dialogo interculturale, trasmissione di saperi, scambio intergenerazionale e inclusione”. Una gamma eterogenea di tematiche a cui corrisponde un’altrettanta policromia di linguaggi coreografici sui quali si è costruito il ricco palinsesto di eventi collaterali, a partire dai talk con gli artisti.
Bolzano Danza. Appuntamenti da non perdere
Il festival, organizzato dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, si snoda fino al 28 luglio 2023 con diversi appuntamenti allestiti negli spazi della città – dal Teatro Comunale alla centralissima piazza Walther, dai parchi cittadini al Museion e alla Fondazione Antonio Dalle Nogare – e fra i vigneti di Caldaro. Nel palinsesto spiccano gli spettacoli di artisti internazionali in prima (e in molti casi unica) data italiana, come Silent Legacy e Dj Battle della coreografa francese Maud Le Pladec, alla guida del Centre Choréographique National d’Orléans. Il primo è una riflessione sulla trasmissione culturale femminile nella danza, interpretata dalla giovanissima Adeline Kerry Cruz (performer canadese prodigio di una particolare categoria di street dance denominata krump) e dalla più matura Audrey Merilus, interprete di Anne Teresa De Keersmaeker. Le ballerine sono accompagnate dalla dj leader dell’elettronica francese Chloé Thévenin. Con il dj Julien Tiné prende corpo Dj Battle, un dispositivo live diretto con il pubblico e con il danzatore con cui il dj si confronta dialetticamente. Dal dialogo fra il danzatore e coreografo africano Koffi Kôkô, il compositore tedesco Manos Tsangaris e lo scrittore Johannes Odenthal, invece, è nato The Third Body, una sorta di passaggio influenzato dai riti Vudu africani. Prisma, della spagnola Metamorphosis dance, parte dalle sofferte testimonianze delle vittime di terrorismo, costruendo una coreografia di luce e speranza. Infine, Demain, c’est loin! si pone come un manifesto di desideri e aspirazioni scritto dai corpi dei bambini e adolescenti del Groupe Grenade guidati da Josette Baïz.
Italiani in scena a Bolzano Danza
Bolzano Danza non solo dedica una “personale” alla compagnia italiana Dewey Dell, ma ospita la prima assoluta di Bleah!!!, performance creata dalla danzatrice Annamaria Ajmone con la musicista Laura Agnusdei che attinge dalle opere di poesia visiva, auditiva e cinepoesia dell’artista fiorentina Lucia Marcucci, di cui sono presenti due mostre a Bolzano alla Galleria Ar/Ge Kunst e a Museion. A questo si aggiunge l’ultimo spettacolo del Teatro La ribalta – Accademia della Diversità, guidato da Antonio Viganò (che veste anche i panni da regista) in collaborazione con la coreografa Eleonora Chiocchini di Lo specchio della Regina. Si conclude il programma con il debutto di Reflections of the mind, il lavoro che la coreografa e ballerina slovacca Kristina Paulin ha disegnato per un ensemble inedito che vede i “veterani” Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko danzare con gli otto giovanissimi talenti della Compagnia Cantiere Danza, selezionati fra le migliori scuole coreutiche private italiane.
Laura Bevione
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