Che cos’è il Teatro Patologico di Roma: il tema della salute mentale ospite a Sanremo

Fondato dall’attore e regista Dario D’Ambrosi l’associazione organizza da più di 30 anni corsi di formazione per giovani con disabilità cognitive e sensoriali a cui vengono forniti strumenti per esprimersi attraverso il teatro

Sono stati i protagonisti della terza serata di Sanremo 2025 le ragazze e i ragazzi del Teatro Patologico di Roma, l’associazione fondata e diretta dall’attore e regista Dario D’Ambrosi che da più di trent’anni organizza corsi di formazione per giovani con disabilità cognitive e sensoriali. Dallo studio della drammaturgia e della scenografia, fino alla messa in scena delle proprie pièce, il teatro opera con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della salute mentale attraverso un’azione inclusiva.

Che cos’è il Teatro Patologico

Questa scuola rappresenta la realizzazione di un sogno: far incontrare il teatro e la malattia mentale in un percorso che, arricchendo entrambe le realtà, trovi un nuovo modo di fare teatro e aiuti migliaia di famiglie coinvolte con malati di mente”, spiega D’Ambrosi che alla scuola di teatro integrato affianca una programmazione internazionale di spettacoli: tra questi quello presso la sede delle Nazioni Unite a New York nel 2017, in occasione della giornata delle persone con disabilità, e presso il Parlamento europeo a Bruxelles nel 2018.

Il Teatro Patologico e il primo corso universitario di “Teatro Integrato dell’Emozione”

Dal 2009 l’associazione ha il suo teatro stabile in Via Cassia 472 a Roma e nel 2016 ha aperto insieme all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e il MIUR il primo corso universitario al mondo di Teatro Integrato dell’Emozione: il corso è una realtà unica nel suo genere rivolgendosi a quelle persone con disabilità fisiche e psichiche che non vedono riconosciuto il loro diritto allo studio. “L’obiettivo è l’integrazione: le lezioni offrono un’occasione di crescita e scambio artistico, personale e sociale a tutti i partecipanti, in un percorso che vede coinvolte più discipline, dalla musica alla danza, dalla scrittura di un testo alla sua interpretazione, dalla pittura alla creazione di oggetti scenici, scenografie e molto altro ancora”, si legge sul sito ufficiale del Teatro Patologico.

Il Teatro Patologico e il metodo di lavoro di Dario D’Ambrosi

Il metodo di lavoro di D’Ambrosi è studiato presso la New York University, l’Akron University di Cleveland e la Hayward University di San Francisco, e sono molti gli atenei italiani che dal 2018 hanno dato avvio al proprio corso universitario di Teatro Integrato dell’Emozione. L’attore e regista, infatti, ha da sempre messo al centro della propria attività la questione della salute mentale, tanto da farsi internare per tre mesi nell’ex ospedale psichiatrico Pini di Milano: da qui l’intuizione di coniugare la patologia alla creatività del teatro.

L’attività del Teatro Patologico

Tra le attività, nel 2024 è uscito Io sono un po’ matto e tu?, che ha visto la collaborazione di attori del calibro di Claudio Santamaria, Edoardo Leo, Raoul Bova, Vinicio Marchioni, Claudia Gerini, Stefania Rocca, Stefano Fresi, Marco Bocci e 30 ragazze e ragazzi con disabilità psichiche e fisiche. Il film, dopo essere stato presentato al Torino Film Festival, il prossimo 26 febbraio parteciperà a Los Angeles al LA – Italia Festival. Il prossimo obiettivo di D’Ambrosi? Dimostrare all’ONU che l’arteterapia porta benefici non solo a livello emozionale ma anche cerebrale e ottenere il riconoscimento ufficiale dell’OMS per il suo metodo di teatroterapia.

Caterina Angelucci


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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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