Uno dei romanzi più significativi di Hermann Hesse per la prima volta a teatro
Debutta a Milano il 26 marzo “Come fuoco”, lo spettacolo teatrale che porta sul palcoscenico lo storico romanzo “Narciso e Boccadoro”. Un progetto prodotto dal Museo Bagatti Valsecchi

“Raccontare questo incontro significa interrogarsi sul senso stesso della vita: consumarsi nell’intensità o elevarsi nell’astrazione?”. Con questa domanda Mario Scandale, regista della nuova pièce teatrale dedicata a Narciso e Boccadoro, descrive l’incontro tra i due protagonisti dell’opera di Hermann Hesse: due figure agli antipodi eppure in parte complementari, come il sole e la luna, il mare e la terra.
“Narciso e Boccadoro”, il capolavoro di Herman Hesse
Ultimato dallo scrittore tedesco nel 1930, e considerato uno dei massimi esempi della letteratura della prima metà del secolo scorso, il romanzo condensa le vicende legate al giovane monaco Narciso, figura spirituale e simbolo di rigore, e al suo allievo Boccadoro, artista inquieto e spirito vagabondo che cerca nell’ignoto le risposte ai tormenti della vita. Eros e logos, spiritualità e mondanità, si riassumono nelle figure di questi due soggetti archetipici, distanti tra loro al punto di essere tutt’uno. Identici nelle loro divergenze.

La rivisitazione teatrale di “Narciso e Boccadoro”
Trasformare questo straordinario racconto in uno spettacolo teatrale è una prova di coraggio e ambizione che non lascia indifferenti. Ad accogliere la rivisitazione diretta da Scandale è il Museo Bagatti Valsecchi di Milano, che proprio con l’evento del 26 marzo inaugura il cartellone del programma Stasera al Museo. Le vie dell’amicizia, un totale di undici appuntamenti mirati a indagare i percorsi che popolano le molteplici sfaccettature dell’amicizia.
Lo spettacolo “Come fuoco” a Milano
Scritta da Giulia Bartolini, e interpretata da Michele Di Giacomo e Michelangelo Canzi, l’opera – dal titolo Come fuoco. Da Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse – prende le mosse dal momento in cui i due protagonisti si incontrano nuovamente dopo molti anni. Dalla riunificazione tra il monaco e l’artista emergono domande che, nonostante lo scorrere del tempo, sembrano rimaste ancora irrisolte, al punto da spingere gli amici a ripercorrere – ormai maturi – le loro vite e le scelte intraprese nel tentativo di sanare le proprie ambizioni.
È così che la trama dell’opera – che sarà in cartellone il 26 e 27 marzo e il 1° aprile – si snoda tra flashback, ricordi, testimonianze del passato e del presente, domande dal valore filosofico ed esistenziale alternate a momenti di danza e musica. “Adattare un romanzo come questo è un’impresa che non ha una fine”, commenta la drammaturga Giulia Bartolini. “Due attori, una storia di amicizia, d’affetto, il viaggio di formazione di due ragazzi, ognuno con il suo destino, in un mondo che crolla, cambia. Mentre la vita si consuma e ciascuno fa le sue scelte”.
Alex Urso
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