Renato Barilli pittore. A Bologna
Autostazione, Bologna – fino al 12 marzo 2017. Il critico militante bolognese mette in mostra un’altra passione complementare. Stabilendo, attraverso la pittura, altri legami con l’altro.
![Renato Barilli pittore. A Bologna](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/02/Renato-Barilli-Le-Due-Torri-2015-16.-Tempera-su-carta-Fabriano-cm-70x50-ca..jpg)
Senza abbandonare una causa, Renato Barilli (Bologna, 1935) ne sperimenta un’altra, posseduto da un amore che estraneo non è mai, il pennello. Questo strumento – ora “riemerso” – si insinua, con fare sciolto e dilatato, fra sé e il vero, e induce all’azione perché, come lui insegna, non bisogna mai lasciar nulla di intentato. Se chi osa lascia spazio alle critiche, Barilli va oltre, spalanca le porte e offre tutto il suo repertorio di dipinti a tempera in pasto a critici, interpreti, decifratori.La sua vita da militante critico e teorico (decathloneta in varie discipline, studioso che ha sempre battuto nello stesso tempo l’area del visivo e quella della narratologia) e quella di pittore viaggiano su binari paralleli, legate da sempre una all’altra.
![Renato Barilli, Nino Migliori, 2015-16. Tempera su carta Fabriano, cm 70x50 ca.](http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/02/Renato-Barilli-Nino-Migliori-2015-16.-Tempera-su-carta-Fabriano-cm-70x50-ca..jpg)
Renato Barilli, Nino Migliori, 2015-16. Tempera su carta Fabriano, cm 70×50 ca.
PASSIONI INTERCONNESSE
Pure le tecniche si alleano, senza presunzione di monogamia: la pittura ricorre alla fotografia, senza disdegnare tablet e smartphone, per fissare il reale. Tutti i mezzi risorgono insieme per confluire in un’allusione del vero, senza combattimenti intorno a un’immagine, senza conflitti di ruolo o parole rivali.Non si tratta di oscillazione o costruzione del gusto, ma di un esordire sempre nuovo, di un ripetersi ogni volta differente, misurato da una rappresentazione che significa tutte le espressioni taciute per mezzo secolo. Tra i protagonisti, artisti e non, si ritrovano i ritratti dei bolognesi Cuoghi Corsello e, davanti a tutti, il principe Nino Migliori. Catturano la vita social e privata dell’autore gli omaggi pittorici a strade della città, altri luoghi, oggetti e interni domestici.
– Federica Bianconi
![Renato Barilli, Ale con cane, 2015-16. Tempera su carta Fabriano, cm 70x50 ca.](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/02/Renato-Barilli-Ale-con-cane-2015-16.-Tempera-su-carta-Fabriano-cm-70x50-ca..jpg)
![Renato Barilli, Ancora le mie scarpe, 2015-16. Tempera su carta Fabriano, cm 70x50 ca.](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/02/Renato-Barilli-Ancora-le-mie-scarpe-2015-16.-Tempera-su-carta-Fabriano-cm-70x50-ca.-768x954.jpg)
![Renato Barilli, Le Due Torri, 2015-16. Tempera su carta Fabriano, cm 70x50 ca.](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/02/Renato-Barilli-Le-Due-Torri-2015-16.-Tempera-su-carta-Fabriano-cm-70x50-ca.-768x857.jpg)
![Renato Barilli, Nino Migliori, 2015-16. Tempera su carta Fabriano, cm 70x50 ca.](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/02/Renato-Barilli-Nino-Migliori-2015-16.-Tempera-su-carta-Fabriano-cm-70x50-ca.-768x838.jpg)
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