I concettualismi pop di Sergio Sarri. A Milano
Galleria Robilant + Voena, Milano – fino al 2 aprile 2017. Gli spazi meneghini di via Fontana ospitano la personale dell’artista torinese. Ripercorrendo le tappe di un cinquantennio creativo.
Concepita come una sorta di antologica, la mostra intitolata a Sergio Sarri (Torino, 1938) prova a tacciare le linee di un percorso artistico lungo mezzo secolo. Curata da Walter Guadagnini, che ne firma pure il catalogo, l’esposizione presenta circa trenta opere di vario formato realizzate in un lasso temporale molto ampio, che mostrano in maniera coerente l’evoluzione di una poetica da sempre alimentata dalla dicotomica fascinazione uomo-macchina. Influenzata dai mass media, dal cinema sperimentale e dai fumetti, l’intera opera di Sarri pare appropriarsi di un linguaggio autonomo, capace di raccontare più storie contemporaneamente, un linguaggio che cresce e si sviluppa tra i sentieri della Pop Art, non tanto romana ma, al contrario, legata a quegli ambienti del nord Italia più vicini alle esperienze inglesi e francesi, restituendo la complessa figura di un artista poco noto.
– Gino Pisapia
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