Nichilismo e indipendenza. Il collettivo Gorgona a Bologna
P420, Bologna – fino al 27 maggio 2017. Una mostra multidisciplinare coinvolge i nove esponenti della comunità più alternativa di Zagabria. Fra anti-riviste autoprodotte e arti visive.
Il gruppo Gorgona fu un poliedrico collettivo artistico nato nell’attuale Croazia in piena dittatura titina alla fine degli Anni Cinquanta. Esso era composto da pittori, scultori, storici dell’arte e perfino un architetto e si distinse per la realizzazione di performance e produzioni editoriali che coinvolsero artisti del calibro di Lucio Fontana, Robert Rauschenberg e Yves Klein. La galleria felsinea propone una visione generale sulle attività della compagnia dell’ex-Jugoslavia. All’interno della prima sezione sono esposti alcuni numeri dell’anti-rivista autoprodotta Gorgona, pubblicata a partire dal 1961. Seguono una selezione di frontespizi di Postgorgona e Post Scriptum, pubblicazioni sorte dalle ceneri di Gorgona, che cessò le attività nel 1966. Nel medesimo spazio sono ospitate delle suggestive rassegne fotografiche. Esse documentano una serie di azioni che incarnano il cosiddetto “spirito gorgonico”, il modus vivendi nichilista ricercato dal gruppo. Esso mira al perseguimento di una completa indipendenza artistica e intellettuale, concentrata sulla meditazione intorno a tematiche quali il vuoto, la morte, il tempo, la natura e la negazione.
Completano la rassegna le produzioni pittoriche e scultoree dedicate a uno studio degli elementi formali quali la linea, il cerchio, il bianco e il nero.
– Alexander Stefani
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