Una mostra che dura solo 10 giorni. Apre a Venezia la nuova galleria di Beatrice Burati Anderson
Dura solo 10 giorni la mostra inaugurale di Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, nuovo spazio espositivo nel cuore della laguna.
Ancora novità da Venezia a pochi giorni dall’opening della Biennale. L’agenda degli addetti ai lavori, già fittissima di inaugurazioni, mostre da non perdere, eventi e party esclusivi, si allunga di ora in ora con nuove cose da vedere. Apre inoltre, in contemporanea con la preview della Biennale, un nuovo spazio dedicato al contemporaneo: Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery. Un luogo che è al tempo stesso una galleria ma anche un art space, pronto ad accogliere artisti veneziani e non che vorranno soggiornare e lavorare in laguna per un periodo di tempo. “Apro questo spazio a Venezia non solo perché è la mia città “, ci dice Beatrice Burati Anderson, “ma soprattutto perché è una città che vive un momento complesso della sua storia, trasfigurata com’è in una sorta di Disneyworld dove tutto accade, ma nulla sembra lasciare traccia. Venezia ha un potenziale enorme”, continua la Burati Anderson, ”ha la possibilità di tornare a produrre arte e a non essere più solo un contenitore”. Più che di una vera e propria inaugurazione, si tratta di un’anteprima.
L’OPENING UFFICIALE IN AUTUNNO
Lo spazio aprirà ufficialmente al pubblico in autunno, ma l’occasione offerta dalla città invasa dagli art addicted è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Dal 10 al 21 maggio sarà così possibile visitare in anteprima i futuri spazi della galleria. Un antico magazzino di 200 metri quadrati nella trecentesca Corte Petriana, a due passi da Campo San Polo, che ritorna all’antico splendore grazie ad un sofisticato lavoro di restauro realizzato nel rispetto e nella tutela della storia del luogo. Durante i dieci giorni di pre-apertura lo spazio espositivo accoglierà la mostra Et in Terra, titolo evocativo che rimanda alla specularità di Venezia dove il “così in cielo come in terra” diventa emblema della fusione tra il cielo, l’acqua e la terra. Il cantiere della futura galleria accoglierà, mercoledì 10 maggio, la performance Earth Exchange di Gianfranco Baruchello, in cui l’artista scambierà un metro cubo di terra proveniente dalla Fondazione Baruchello con altrettanta terra di Venezia. Questo gesto simboleggia l’importanza dello scambio tra saperi perché in natura mescolare il terreno significa fertilizzarlo. Terra fertile per l’arte è Venezia come dimostrano le opere esposte a corredo della performance di Baruchello: sei artisti veneziani, dal profilo internazionale che espongono per la prima volta insieme nella loro città. Si tratta di Giorgio Andreotta Calò, Francesco Candeloro, Margherita Morgantin, Giovanni Rizzoli, Marco Nereo Rotelli e Anita Sieff. Lo spazio chiuderà temporaneamente il 21 maggio per concludere il lavoro di restauro e riaprire dopo l’estate.
-Mariacristina Ferraioli
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