Nasce a Chiavari un polo museale diffuso per l’arte contemporanea, l’artigianato e il design

L’apertura in Liguria nel 2018 del Museo Anna e Guido Rocca della Sedia Leggera, sarà il primo tassello di questo spazio diffuso. Anticipazione a settembre con una collettiva di arte contemporanea.

Chiavari avrà presto un polo museale dedicato all’arte contemporanea e alla chiavarina, la sedia in legno tipica dell’artigianato ligure che ha ispirato nel 1955 la celeberrima seggiola disegnata da Gio Ponti, nota come Superleggera. Un nuovo museo reso possibile dalla recente donazione di Anna Rocca dell’ex laboratorio di suo marito Guido Rocca – tra i principali artigiani attivi nella realizzazione della tipica produzione artigianale chiavarese, nota in tutto il mondo – alla Società Economica di Chiavari, associazione culturale senza fini di lucro dalla plurisecolare storia. “Vi possiamo anticipare che sarà un museo diffuso, di cui questo spazio è il primo tassello”, racconta ad Artribune Raffaella Fontanarossa, Assessore ai Musei della Società Economica di Chiavari che ne curerà la guida scientifica e il coordinamento.

UNO SPAZIO DIFFUSO

Sito, dunque, sia nell’ex Laboratorio Rocca, sia in altri luoghi ad esso attigui e negli spazi del centro storico di Chiavari, sedi dell’ente promotore (la Società Economica) dove ci sono già collezioni di arte contemporanea, e dove c’è una raccolta di ‘chiavarine’ antiche e moderne che verranno implementate anche nell’ottica del design contemporaneo”. L’apertura del Museo Anna e Guido Rocca della Sedia Leggera in questa città del Levante ligure, al centro del golfo del Tigullio, è prevista per il 2018, per  completare le opere di restauro dei locali: 400 metri quadrati in tutto di superficie.

INCONTRO CON LA POESIA

Ma un’anticipazione la si potrà avere il prossimo 16 settembre con la mostra collettiva L’inizio di una sedia, da una citazione del testo poetico Blizzard of One di Mark Strand, nella quale i curatori Mario Commone e Lara Conte hanno invitato quattro artisti che lavorano con linguaggi e media diversi – Jacopo Benassi, Lorenzo D’Anteo, Marco Andrea Magni e Beatrice Meoni – a relazionarsi con l’oggetto sedia e più ampiamente con la storia e la memoria del luogo: una bottega artigianale musealizzata, con l’idea di renderla viva nel tempo. “Proseguiremo senz’altro questo filone di mostre, basato sul dialogo degli artisti con gli spazi dell’ex Laboratorio, con gli oggetti in esso custoditi, a partire naturalmente dalle sue sedie leggere”, conclude Fontanarossa. “Attraverso la partecipazione a bandi internazionali e in partenariato con altre istituzioni con cui abbiamo avviato i contatti, attiveremo anche residenze d’artista, alternandole a mostre dossier sugli artigiani locali e i loro rapporti con i collezionisti e il mercato”.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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