A Torino lungo la spina. Un itinerario fra arte e buon vivere
Nelle intense giornate di Artissima spesso c’è bisogno di una bussola e di un itinerario. Ecco qualche suggerimento per muoversi lungo la “spina centrale” di Torino.
Da un lato all’altro della “spina centrale” di Torino si sta disegnando una costellazione culturale intorno a un grande progetto urbanistico. Al centro, l’interramento del traffico ferroviario. Poco lontano, istituzioni storiche e più recenti come la Galleria d’Arte Moderna e la Fondazione Merz. Lungo il percorso, opere come l’Igloo dello stesso Mario Merz e l’Albero-Giardino di Giuseppe Penone. Qui passa l’unica linea della metropolitana torinese, ma questo giro consigliamo di farlo in bicicletta.
L’OCA FOLA
In piemontese, “fola” significa “matta”. Questo per ambientarvi. Il resto è una trattoria aperta nel 1998 (qui le date sono oneste) dove si mangia cucina locale. Quella che ormai trovate con difficoltà a Torino. Dalla bagna cauda agli gnocchi al castelmagno, dal fritto misto al bollito.
Via Drovetti 6
www.ocafola.it
STUDIO NESPOLO
Disclaimer: non è che potete andare e suonare, così come se niente fosse. Perché in fondo questo è lo studio di Ugo Nespolo, e non è detto che ci sia, o che sia costretto ad aprirvi. Ma se lo fa, allora vi si apre un mondo. È lui, fra l’altro, che ha decorato le stazioni della metro.
Via Duchessa Jolanda 13
www.nespolo.com
PIANO35
Difficile sbagliarsi: a Torino di grattacieli ce n’è uno solo (due, va). Questo, sebbene con fattezze non riuscitissime, l’ha disegnato Renzo Piano per Intesa Sanpaolo. In cima si trovano un lounge bar e un ristorante. In cucina c’è Fabio Macrì, al bancone Mirko Turconi: ci si diverte, insomma.
Corso Inghilterra 3
www.grattacielointesasanpaolo.com/il-sistema-gastronomico/
OGR
Le gloriose ex Officine Grandi Riparazioni riusciranno a fungere da cerniera fra Spina 1 e Spina 2, saldando due brani di città? Dopo i tre sabati del Big Bang, il faraonico progetto targato CRT – Cassa di Risparmio di Torino è rodato per i numeri di Club to Club e Artissima.
Corso Castelfidardo 22
www.ogrtorino.it
POLITECNICO
Sono due i passi che separano le OGR dal Politecnico. E se pensate che una delle due navate delle OGR sarà dedicata – a partire dal prossimo anno – all’accelerazione d’impresa, allora la strategia diventa chiara. Riuscirà il capoluogo torinese a invertire la tendenza della fuga dei cervelli?
Corso Duca degli Abruzzi 24
www.polito.it
PALABRACCINI
1.000 metri quadri di muri, pareti che arrivano a 18 metri d’altezza, 40 percorsi, una capienza di 100 atleti in contemporanea. Luoghi così, dove fare free climbing indoor, non se ne trovano molti in Italia. E l’architettura di acciaio e vetro fa la sua degna figura. Portatevi le scarpette.
Via Braccini 18
www.centroarrampicatatorino.org
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Il parallelepipedo bianco di Claudio Silvestrin è ormai un punto fermo nello skyline di Borgo San Paolo. Qui si svolgono buona parte delle attività della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. In attesa che venga inaugurata la sede madrilena, la collezione è in parte esposta alle OGR.
Via Modane 16
www.fsrr.org
CASA OKUMÉ
Non ci potete dormire, a meno non diventiate amici dei proprietari. Si tratta infatti di una (notevole) casa privata, visitabile grazie al progetto internazionale Open House. Se pensavate che una falegnameria in una corte interna non potesse diventare un loft contemporaneo…
Via Caboto 26
www.openhousetorino.it
– Marco Enrico Giacomelli
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #40
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