Il sogno di Marc Chagall. A Milano

Approda al Museo della Permanente di Milano una mostra immersiva, che ripercorre la storia di Marc Chagall coniugando musica, pittura e proiezioni.

Una visione di cui si è spettatori, senza indossare gli occhiali 3D da poltrona di stoffa rossa, è Chagall. Sogno di una notte d’estate, prodotta dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Sensorial Art Experience, che arriva in Italia dopo aver registrato oltre 500mila spettatori in occasione della sua “prima”, in Provenza, presso Carrières de Lumierès.
Impropria la definizione di mostra–spettacolo: teniamo la seconda parola per significare non un’esclamazione di meraviglia quanto una didascalia di genere. È in scena al Museo della Permanente di Milano una pièce “immersiva” dedicata alla vicenda personale e artistica di Mark Zacharovič Šagal, ovvero Marc Chagall, il pittore russo di origine ebraica naturalizzato francese che ha vissuto quasi un secolo (1887-1985) d’Europa. La sceneggiatura si sviluppa in un valzer di dodici sequenze di proiezioni: Vitebsk, la vita, la poesia, i collage, la guerra, le vetrate, l’Opéra Garnier, Daphnis e Chloe, i mosaici, il circo, le illustrazioni per fiabe, la Bibbia. La regia è sapientemente costruita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi mentre la colonna sonora, a firma di Luca Longobardi, è una sorprendente enfilade di Mahler, Bizet e Mozart fino a Summertime e Piece of my heart di Janis Joplin.

Chagall. Sogno di una notte d’estate. Exhibition view at Museo della Permanente, Milano 2017

Chagall. Sogno di una notte d’estate. Exhibition view at Museo della Permanente, Milano 2017

PITTURA E PROIEZIONI

Fra teatro, musica e tecnologia, la tavolozza della pittura di Chagall riempie gli occhi dipanandosi tutt’intorno allo spazio, sul pavimento e addosso alle colonne che si ergono a monumentali cimase. In una “lezione di storia dell’arte” dedicata a uno degli artisti più visionari del secolo scorso, l’unico elemento nella scena che àncora al principio di realtà resta l’installazione di specchi. L’immaginazione della pittura di Chagall tinteggia le pareti fino a far girare la testa, poiché uno spettacolo effimero può compiersi compiutamente soltanto quando viene abitato, palpitato. Insieme a Il concerto, Amanti in blu, Il compleanno, La crocifissione bianca, La coppia sopra Saint-Paul e altri capolavori, scivolano una dopo l’altra le proiezioni di collage, mosaici, vetrate e ceramiche a firma di Chagall.

Chagall. Sogno di una notte d’estate. Exhibition view at Museo della Permanente, Milano 2017

Chagall. Sogno di una notte d’estate. Exhibition view at Museo della Permanente, Milano 2017

UN INNO ALLA GIOIA DI VIVERE

La memoria dell’artista affonda nella tradizione sacra e profana di Vitebsk, sua città di nascita, fino a volare in un universo dove la forza di gravità non esiste e i protagonisti dei suoi quadri si librano nel cielo. In una joie de vivre di matrice matissiana: così dipinge se stesso e la moglie Bella Rosenfeld il giorno del loro primo “appuntamento”. Il colore, intenso e brillante, non risponde più alle regole della rappresentazione e oltrepassa i contorni nel disegno. Le regole della prospettiva sono disattese in favore di una narrazione per immagini e simboli; Chagall deriva la semplicità delle forme dal primitivismo della pittura di Natal’ja Sergeevna Gončarova e di Michail Fedorovič Larionov, mentre a Parigi apprende le sperimentazioni sul colore della “gabbia” dei Fauves e di Robert Delaunay. Pur rifiutando la scientificità dell’indagine surrealista applicata al sogno, a Chagall appartiene una dimensione visionaria senza ritorno, dove non valgono gerarchie né distinzioni fra uomini, animali o angeli. Gli stessi che si affollano, in successione, nello spazio del Museo della Permanente, a costruire la sceneggiatura di un sogno tiepido.

Giusi Affronti

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Giusi Affronti

Giusi Affronti

Giusi Affronti (Palermo, 1985) è storico dell’arte e curatore; vive a Milano e Palermo e lavora nella ricerca su linguaggi e fenomenologie della cultura visiva contemporanea. Si laurea a Palermo e, poi, trascorre due anni tra Milano e Roma per…

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