Le mostre nelle Marche colpite dal sisma. Ecco i 10 appuntamenti, in corso e futuri
Un’occasione per ammirare tesori eccezionalmente esposti al pubblico e scoprire il patrimonio culturale delle aree colpite dal sisma nel centro Italia del 2016, grazie al ciclo di mostre biennale Mostrare le Marche
Dal Rinascimento all’Arte Contemporanea, le Marche ospitano una serie di importanti mostre, con l’intento di far conoscere l’immenso patrimonio artistico del territorio e promuovere la riscoperta di grandi artisti che, con le loro opere, hanno reso ancora più ricca l’offerta culturale della regione. Ad Ancona, per esempio, la Mole vanvitelliana fa da scenario all’esposizione di Enzo Cucchi; Sassoferrato, incantevole cittadina nella provincia di Ancona, espone le opere del pittore seicentesco Sassoferrato; Recanati, ospita la mostra dedicata al rapporto fra l’artista veneto Lorenzo Lotto e il poeta di casa Giacomo Leopardi; infine, Pesaro, con i suoi Musei Civici, dedica un’esposizione al noto incisore, architetto e teorico dell’architettura Giambattista Piranesi. Un programma espositivo ricchissimo che vede raggiungere il suo culmine nel progetto Mostrare le Marche, l’iniziativa Biennale della Regione Marche nata con l’intento di valorizzare nel biennio 2017-2018 il patrimonio culturale delle aree colpite dal sisma, attraverso la promozione di attività espositive realizzate utilizzando le opere d’arte provenienti dai musei e dalle collezioni pubbliche ed ecclesiastiche interessate dall’ultimo terremoto, e messe in sicurezza presso i depositi attrezzati del MIBACT. Il ciclo si è aperto lo scorso ottobre presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto con la mostra L’arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino, per proseguire ora ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata con l’esposizione Capriccio e Natura: Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita; alla Pinacoteca Civica e Sala Cola dell’Amatrice, con la mostra Cola dell’Amatrice pittore eccentrico tra Pinturicchio e Raffaello, a Fermo, nella Chiesa di San Filippo, Il Rinascimento a Fermo. Tradizione e Avanguardie, da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli, a Fabriano, all’Oratorio San Giovanni, Orazio Gentileschi caravaggesco errante nelle Marche; fino a concludersi a Matelica, con Milleduecento. Civiltà figurativa fra Marche e Umbria al tramonto del Romanico.
– Claudia Giraud
LA DEVOTA BELLEZZA, A SASSOFERRATO
È da considerare, a tutti gli effetti, una delle mostre d’arte più rilevanti dell’anno 2017 in tutto il territorio nazionale. La Devota Bellezza – Il Sassoferrato con i disegni della Collezione Reale Britannica – questo il titolo della mostra che si tiene a Sassoferrato, al Palazzo degli Scalzi – fa risplendere le immagini di Giovanni Battista Salvi, detto Sassoferrato (Sassoferrato, 1609 – Roma, 1685), nella sua città di origine, che testimoniano il complesso lavoro di decantazione e di idealizzazione perseguito dal Salvi. Una rara occasione per gli appassionati d’arte, dato che Giovanni Battista Salvi è un artista di fama che ha posto un’attenta riflessione specie sulle opere di Raffaello e di Guido Reni. Ma siamo, soprattutto, dinanzi ad un processo di decantazione testimoniato dai fogli dell’artista marchigiano nelle collezioni reali inglesi che per la prima volta saranno presentati in Italia.
La Devota Bellezza – Il Sassoferrato con i disegni della Collezione Reale Britannica
Fino al 7 gennaio 2018
Palazzo degli Scalzi, Piazza Antonio Gramsci, 5, 60041 – Sassoferrato (An)
ENZO CUCCHI: 50 ANNI DI GRAFICA D’ARTISTA ALLA MOLE DI ANCONA
Nella sua lunga carriera, Enzo Cucchi (Morro d’Alba, 1949) ha sempre mostrato particolare cura e passione per la grafica e l’oggetto libro-catalogo. Così, la mostra coprodotta con il M.A.X. Museo di Chiasso, abbraccia cinquant’anni di attività grafica dell’artista: dal suo primo periodo artistico iniziato negli anni ‘70 a quello più articolato degli anni ‘80 e ‘90 che culmina con la decorazione della Chiesa Santa Maria degli Angeli progettata da Mario Botta sul Monte Tamaro, fino alle opere degli anni 2000 che mettono in risalto un percorso denso di ripensamenti, ricerche, documenti. In mostra una sessantina di opere grafiche, un ciclo di nuove incisioni a piccolo formato inedite – realizzate appositamente per l’esposizione e prodotte in collaborazione con edizioni Lithos di Como –, grafiche ad acquaforte, litografia e serigrafia di grande e stupefacente formato, schizzi, disegni e oltre cento libri d’artista.
Enzo Cucchi 50 anni di grafica d’artista
Fino al 6 gennaio 2018
Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
www.facebook.com/laMoleAncona
LORENZO LOTTO DIALOGA CON GIACOMO LEOPARDI, A RECANATI
Due uomini meditativi, contemplativi e in possesso di doti straordinarie: l’artista veneto Lorenzo Lotto, la cui splendida Annunciazione è conservata nel museo civico di Villa Colloredo Mels, e il poeta di casa a Recanati Giacomo Leopardi. La mostra a cura di Vittorio Sgarbi Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi mette in relazione proprio queste due anime tormentate che, pur affrontando mondi artistici differenti, hanno espresso l’esigenza di raccontare la realtà e il conflitto interiore.
Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi
Fino all’8 aprile 2018
Villa Colloredo Mels, Via Gregorio XII – Recanati
www.infinitorecanati.it
IL SOGNO NEOCLASSICO DI GIAMBATTISTA PIRANESI, A PESARO
Dopo la mostra Rinascimento segreto di Sgarbi e la personale di Nicola Samorì al Centro Arti Visive Pescheria, che giocava sulla persistenza del linguaggio classico nell’arte contemporanea, il progetto espositivo prosegue la riflessione a tutto tondo sulle rinascenze artistiche e i loro effetti nelle varie epoche, filo rosso della programmazione di quest’anno a Pesaro Musei. E lo fa con un’esposizione dedicata a Giovanni Battista Piranesi detto anche Giambattista (Mogliano Veneto 1720 – Roma 1778) noto incisore, architetto e teorico dell’architettura che presenta circa 70 opere grafiche tratte da tre celebri serie di incisioni dedicate alle carceri, alle vedute e alle antichità di Roma, rivelando il sogno neoclassico dell’artista affascinato dalla grandezza del passato antico, tra magnificenza e sentimento del sublime.
Giambattista Piranesi, Il sogno della classicità
Fino all’8 aprile 2018
Palazzo Mosca-Musei Civici, Piazza Toschi Mosca 29 – Pesaro
www.pesaromusei.it
CAPOLAVORI BAROCCHI FERITI DAL SISMA, A MATELICA
L’evento segna il ritorno a casa – dopo il terremoto nel centro Italia di un anno fa – di due opere fondamentali del patrimonio artistico di Matelica: la tela con la Madonna col Bambino e San Giovannino di Sebastiano Conca e il Miracolo di San Filippo Neri di Pier Leone Ghezzi. “Una iniziativa importante del Museo Piersanti per valorizzare due grandi capolavori del Settecento”, sottolinea il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, “un ulteriore tassello nel percorso che vede la città riappropriarsi del suo patrimonio e dei suoi spazi: il Piersanti ha riaperto in luglio le sale al pianterreno ed è tornato ad essere luogo vitale di cultura e di incontro, ospitando anche tanti appuntamenti del calendario estivo”. La tela con la Madonna col Bambino e San Giovannino di Sebastiano Conca era, infatti, esposta al primo piano di Palazzo Piersanti, gravemente lesionato dal terremoto, ed è stata al centro, la scorsa estate, di una mostra al Museo di Castelvecchio di Verona, dopo un restauro condotto da Angela Allegrini e finanziato dalle associazioni degli Amici dei Musei Civici di Verona e Mantova, in collaborazione col progetto Icom “Adotta un museo”. Il Miracolo di San Filippo Neri di Pier Leone Ghezzi che si trovava nella chiesa di San Filippo a Matelica, tra le più colpite in città, era invece partito, insieme ad altri capolavori dell’arte marchigiana, alla volta di Firenze per la mostra Facciamo presto! alla Galleria degli Uffizi, grazie alla quale sono stati raccolti 649mila euro da destinare al restauro del patrimonio storico-artistico colpito dal sisma.
Capolavori barocchi. Due simboli dell’arte ferita dal sisma
Fino al 18 marzo 2018
Palazzo e Museo Piersanti, Via Umberto Iº, 11, 62024 Matelica MC
http://www.comune.matelica.mc.it
CRIVELLI, LOTTO, GUERCINO. LE OPERE SALVATE DAL TERREMOTO, A LORETO
La mostra di Loreto si propone di approfondire la conoscenza della produzione artistica collegata a un fenomeno che ha caratterizzato in profondità la cultura non solo europea, la predicazione. Tale tema viene illustrato nei suoi molteplici aspetti: dalle figure dei predicatori dei grandi ordini religiosi, francescani, domenicani, agostiniani e gesuiti, alle devozioni da loro promosse con le relative immagini, spesso opera di grandi artisti quali Crivelli, Lotto, Muziano, Guercino; dall’effetto della predicazione sui fedeli, attraverso il caso emblematico di santa Camilla Battista da Varano, al rapporto con altre fedi religiose e fino alla spinta missionaria mondiale dei predicatori della Compagnia di Gesù. Il percorso è illustrato attraverso 41 oggetti fra dipinti, sculture, incisioni, manoscritti e volumi provenienti dalla Regione Marche, con un nucleo significativo di opere salvate dal terremoto del centro Italia.
L’arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino
Fino all’8 aprile 2018
Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto, Piazza della Madonna, 46, 60025 Loreto AN
CAPRICCIO E NATURA NEL SECONDO ‘500, A MACERATA
Facendo luce su un preciso momento di snodo nella storia dell’arte regionale – la pluralità affascinante di presenze artistiche nell’intera regione fra Cinque e Seicento -, la mostra intende contribuire a tenere i riflettori ben puntati sui valori di tutto un territorio, caratterizzato da un’altissima presenza diffusa di beni artistici e di opere architettoniche di eccezionale pregio e interesse, gravemente colpito dal sisma del 2016 e che dovrà quanto prima essere oggetto di una graduale e integrale restituzione.
Capriccio e Natura: Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita
Fino al 13 maggio 2018
Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Via Don Minzoni 24, Macerata
www.maceratamusei.it
COLA DELL’AMATRICE: PITTORE ECCENTRICO TRA PINTURICCHIO E RAFFAELLO, AD ASCOLI PICENO
A più di venticinque anni di distanza dalla grande esposizione del 1991 dedicata all’artista laziale dalla città di Ascoli Piceno, la mostra intende mettere a fuoco gli anni formativi del Filotesio, ripercorrendo un itinerario che si snoda lungo il tracciato della Salaria, tra la città natale del pittore, Farfa e Subiaco, dove Cola ebbe modo di conoscere le opere dei più importanti maestri attivi fra Lazio e Umbria sul finire del XV secolo. Grazie ad un accordo con l’ANCI, la mostra sarà anche l’occasione per procedere al restauro di alcuni dipinti su tavola ed affreschi di Cola dell’Amatrice danneggiati dal sisma.
Cola dell’Amatrice Pittore eccentrico tra Pinturicchio e Raffaello
Dal 17 marzo 2018 al 30 ottobre 2018
Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, Piazza Arringo, 63100 Ascoli Piceno
[email protected]
DA NICOLA DI ULISSE A CARLO CRIVELLI: IL RINASCIMENTO A FERMO
Anche la mostra Il Quattrocento a Fermo, che inaugura il 24 luglio presso la Chiesa San Filippo di Fermo, fa parte del progetto regionale Mostrare le Marche. L’evento espositivo costituisce nella sua ricchezza e articolazione, uno strumento di narrazione efficace di un momento artistico interessante per la storia del territorio e della città di Fermo e, contemporaneamente, un ulteriore motivo di attrazione turistica a livello nazionale.
Il Rinascimento a Fermo. Tradizione e Avanguardie, da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli
Dal 24 marzo al 29 luglio 2018
Chiesa di San Filippo Neri, Corso Cavour, 63900 Fermo
http://www.comune.fermo.it
IL MILLEDUECENTO TRA MARCHE E UMBRIA, A MATELICA
Il terremoto che ha devastato l’Italia centrale tra l’agosto e l’ottobre del 2016 ha messo drammaticamente in evidenza, oltre le tragedie umane, non solo la fragilità del diffuso patrimonio architettonico che alimentava ricchezza e bellezza delle regioni colpite, ma anche una varietà e una qualità delle testimonianze monumentali e figurative strettamente connesse a quel patrimonio, soprattutto medievale. La mostra vuole, così, essere anche un atto di storia dell’arte, che prova a spiegare perché intorno al 1200, tra Umbria e Marche, il linguaggio figurativo si trasforma così sensibilmente verso un naturalismo di grande potenza plastica.
Milleduecento. Civiltà figurativa fra Marche e Umbria al tramonto del Romanico
Dal 1 giugno al 4 novembre 2018
Palazzo e Museo Piersanti, Via Umberto Iº, 11, 62024 Matelica MC
http://www.comune.matelica.mc.it
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