13 istituzioni internazionali per Magic Carpets, programma di residenze partito dall’Italia

Si avvia a conclusione il primo anno di Magic Carpets, una rete di residenze internazionali co-finanziate dalla Comunità Europea. Abbiamo tracciato un bilancio con Benedetta Carpi De Resmini che ha ideato il progetto…

Una rete di residenze artistiche internazionali e di mostre, sviluppato grazie ai finanziamenti di Creative Europe Programme, il programma della Commissione Europea per il sostegno ai settori della cultura e dell’audiovisivo, che mette in relazione tredici partner europei. Nasce così Magic Carpets, progetto ideato da Benedetta Carpi De Resmini, giunto quasi alla conclusione del suo primo anno.

IL PROGETTO

Il titolo fa riferimento alle note fiabe de Le Mille e una Notte”, racconta ad Artribune Benedetta Carpi De Resmini“e all’idea del tappeto magico o volante, “dispositivo fantastico” per viaggiare in tutto il mondo in un batter d’occhio. La creatività e l’immaginazione di Scheherazade, usate nel raccontare storie per intrigare e coinvolgere il marito, diventano qui una convincente metafora del potere della cultura, di trasformare il confronto in dialogo interculturale e comprensione reciproca. Questo progetto ha come finalità quella di unire diverse nazioni con l’immagine archetipica del tappeto, legata alle nostre strutture antropologiche dell’immaginario, per arrivare a un nuovo approccio di partecipazione alla comunità, rizomatico, orizzontale e reticolare”. Un grande gioco di squadra grazie alle 13 istituzioni internazionali coinvolte tra cui figura la Biennale di Kaunas, leading partner europeo, Latitudo (Italia), ZKU/KUNSTrePUBLIC (Germania), Folkestone Fringe (Regno Unito), New Theatre Institute of Latvia (Lettonia), LAB 852 (Croazia), Prague Biennale (Repubblica Ceca), EVA International–Ireland’s Biennial (Irlanda), META Cultural Foundation (Romania), Centre of Contemporary Art (Georgia), Ideias Emergentes (Portogallo), Novo Kulturno Naselje (Serbia), Styleconception (Austria).

IL PRIMO ANNO

A luglio si concluderà il primo anno di Magic Carpets.Il tema scelto è L’Altro, lo Straniero e le prime due artiste invitate dalla giovane curatrice Giulia Pardini di Latitudo a confrontarsi sulla tematica della migrazione sono: Hrvoslava Brkušić (Croazia 1982), proposta da Lab852 di Zagabria e Melanie Garland (Cile 1988),proposta da ZK/U di Berlino. Allo stesso modo tre gli artisti italiani sono stati invitati da due partner europei per sviluppare un progetto di residenza legato al territorio e alle culture locali, avviando così un dialogo aperto con le comunità. Sono Grossi Maglioni, duo di artiste che collabora dal 2006, che hanno partecipato ad una residenza presso il partner serbo Novo Kulturno Naseleje e Gian Maria Tosatti (Roma, 1980), che è stato invitato dal partner lettone New Theatre Institute of Latvia a sviluppare un’opera pubblica site specific. A settembre 2018 una mostra, per raccontare questo primo anno attraverso i lavori degli artisti coinvolti, si svolgerà a Roma presso l’associazione culturale AlbumArte. Sarà non solo un momento espositivo ma anche di riflessione sul rapporto tra sistema dell’arte italiano e giovani artisti, come sottolinea anche Carpi De Resmini. “L’Italia con la sua storia e il suo bagaglio artistico sembra essere una penisola cruciale in Occidente”, rimarca la curatrice, “rimanendo a tutt’oggi legata alla presenza fantasmatica del proprio passato, questo rischia però di incorrere in una mitizzazione senza futuro. La nostra penisola in una prospettiva storico mondiale appare ancora come un luogo che conserva una matrice culturale solida, sebbene percorsa da numerosi contrasti interni. Il dialogo con le artiste Hrvoslava Brkušiće Melanie Garland, per questo primo anno di Magic Carpets Italia, si è aperto dunque su una delle tematiche più controverse della storia attuale del nostro Paese Europa: la migrazione. La fuga di migliaia di esseri umani dalla povertà, dalla paura, dalla guerra: persone che hanno abbandonato le loro case, reciso i loro affetti, abbandonato le loro radici per inseguire un sogno di libertà”. Un tema quanto mai attuale soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca. In fondo siamo tutti migranti sembrano raccontare le opere degli artisti coinvolti in questa rete mobile di contatti e confronti.

Mariacristina Ferraioli

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Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3).…

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