Anche a Milano è Harry Potter mania
Dopo numerose tappe internazionali, la mostra dedicata al personaggio nato dalla penna di J.K. Rowling sbarca alla Fabbrica del Vapore di Milano. E invade anche altre zone della città.
Alla Fabbrica del Vapore di Milano è atterrata Harry Potter: The Exhibition, la mostra dedicata alla saga scritta da J.K. Rowling, che narra le avventure fantastiche del giovane Harry, divenuta negli ultimi anni uno dei brand cinematografici con il maggiore incasso nella storia, prodotto da Warner Bros.
Un successo confermato anche dagli oltre quattro milioni di visitatori che hanno affollato le diverse sedi della mostra a partire dalla sua première mondiale a Chicago, passando per Canada, Cina e Giappone, per approdare infine in Europa in questa edizione inaugurata dai gemelli James e Oliver Phelps, che hanno interpretato Fred e George Weasley nei film.
LA MOSTRA
1.600 mq di superficie ospitano gli oggetti scenici che ripercorrono i momenti salienti degli otto film ambientati nella magica Gran Bretagna, tra le vie di una Londra nascosta a occhi “babbani” e la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ubicata in un castello nascosto nel verde delle colline inglesi, in cui, tra una partita di Quidditch e una fugace visita nella capanna di Hagrid per condividere strategici piani, i ragazzi imparano a diventare potenti stregoni, seguendo lezioni di discipline come l’erbologia. Le atmosfere della mostra sono piuttosto cupe, per riprodurre quelle originali dei film, all’interno dei quali la vita di Harry Potter sembra segnata da un fatale destino, che lo vede indissolubilmente legato alle sorti del mago oscuro più potente di tutti i tempi, Lord Voldemort. Una particolarità che ha caratterizzato l’intera saga creata dalla Rowling, lontana, fin dall’inizio, dal genere letterario per bambini, rivolgendosi invece a un pubblico eterogeneo. Scelta stilistica che ne ha decretato l’immenso successo, in un periodo in cui Hollywood si ispira a Tolkien e ai fumetti Marvel.
LA STORIA
A partire dagli undici anni fino al raggiungimento della maturità, affiancato dagli inseparabili amici Hermione e Ron, Harry è chiamato a fronteggiare una serie di coraggiose sfide personali e altre di carattere altruistico, durante le quali guadagna la stima e l’alleanza di numerosi maghi, che decidono di schierarsi accanto a lui nella guerra definitiva per la sconfitta delle forze del male e il trionfo del bene collettivo. Il mondo immaginario costruito dalla Rowling è contraddistinto da luoghi realmente esistenti, che hanno alimentato una curiosa fascinazione nei lettori, dando il via a una simpatica caccia alla scoperta degli stessi. Una caccia riproposta in questa tappa milanese, con ben quattro elementi chiave del film posizionati in luoghi strategici della città: il Cappello Parlante in Piazza Missori; Nimbus 2000, la scopa volante di Harry Potter, collocata in via Moscova; Dobby, l’elfo domestico liberato dal protagonista, in Piazza Argentina e la Ford Anglia, l’auto volante, modificata da Arthur Weasley, antistante l’ingresso della stazione di Cadorna.
‒ Elena Arzani
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