Luoghi del Cuore. Torna il censimento promosso dal FAI
C’è tempo fino al 30 novembre per votare i luoghi del patrimonio italiano da salvaguardare nell’ambito dell’iniziativa targata FAI.
Dal 2003, in Italia, esiste una forma di censimento che rileva la diffusione della bellezza su scala nazionale; monitora lo stato di abbandono o incuria, anche in conseguenza di eventi catastrofici; evidenzia la forza del legame tra persone e territorio. Identificato dall’ormai celebre denominazione I Luoghi del Cuore, il progetto promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, giunge quest’anno alla nona edizione.
Il suo punto di forza? Rivolgersi a un bacino di utenza pressoché illimitato, consentendo a chiunque lo desideri di segnalare un sito – artistico, architettonico, paesaggistico, purché situato nel territorio italiano ‒ meritevole di essere conosciuto e salvato, per sottrarlo a un destino all’insegna del degrado. Fino al 30 novembre sarà possibile indicare il proprio luogo del cuore, prendendo così parte a un’iniziativa, corale e volontaria, che negli anni ha acceso i riflettori su ciò che gli italiani amano davvero dell’Italia.
Si può esprimere la propria preferenza online, collegandosi al sito totalmente rinnovato; in alternativa è possibile votare sui moduli cartacei, reperibili online, attraverso l’app FAI o nelle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo.
“La condizione imprescindibile per accedere ai fondi resta la presentazione al FAI di un progetto specifico, che dovrà essere redatto dagli enti proprietari dei beni”.
Nel corso degli anni il censimento FAI ha ottenuto risultati sempre più incoraggianti: degli oltre 5 milioni di voti complessivamente ricevuti a partire dal debutto de I Luoghi del Cuore, 1.5 sono pervenuti nell’ultima edizione, datata 2016. A queste preferenze, come noto, possono seguire azioni concrete. Quest’anno al bene che avrà ottenuto più segnalazioni sarà assegnato un contributo di 50mila euro, 40mila saranno destinati al secondo classificato, 30mila al terzo. Ai riconoscimenti economici principali si uniranno uno stanziamento aggiuntivo di 5mila euro per i luoghi che supereranno i 50mila voti e un contributo di pari importo riservato al luogo che raccoglierà più voti nelle filiali Intesa Sanpaolo e avrà conquistato almeno 2mila segnalazioni.
La condizione imprescindibile per accedere ai fondi resta la presentazione al FAI di un progetto specifico, che dovrà essere redatto dagli enti proprietari dei beni. In continuità con la campagna #salvalacqua, promossa dal FAI per aumentare la sensibilità dei cittadini sul valore di una risorsa tanto preziosa quanto limitata, debutta quest’anno la classifica dedicata ai “luoghi d’acqua”; per il bene vincitore – ad esempio mulini, dighe, cisterne storiche o canali ‒ è previsto un contributo fino a 20mila euro. Infine, sempre sul fronte delle novità, con la Regione Puglia è stato sviluppato un progetto pilota, nel quale sono direttamente coinvolte le scuole locali. L’obiettivo? Incentivare la “fruizione partecipata” del patrimonio fin dall’età scolare.
‒ Valentina Silvestrini
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #11
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