Riscoprire le aree verdi di Roma grazie all’arte: ecco il progetto Aquae
La rassegna, che rientra nell’ambito della 41esima edizione dell’Estate Romana, ripercorre attraverso visite guidate e interventi artistici la storia delle aree verdi di Roma, dalle loro origini “mitiche” fino all’attuale stato di abbandono. Per innescare un dibattito sulla loro salvaguardia e valorizzazione
Riscoprire la città attraverso la sua mitologia, ripercorrerne la storia per preservarne il futuro ma soprattutto per comprendere le dinamiche del presente. Sono questi i motivi e gli obiettivi di Aquae, il percorso di ricerca artistica e ambientale pensato intorno al tema dell’acqua e delle aree verdi di Roma. Il progetto – ideato e curato da Sara Alberani, ANDRECO e Manuela Contino e realizzato da Climate Art Project in collaborazione con Wunderbar Cultural Projects – propone nelle date 22 – 25 – 29 luglio e 29 settembre (un primo appuntamento si è svolto il 19 luglio) una serie di percorsi e performance che permetteranno al visitatore di avvicinarsi e conoscere i parchi urbani, le zone verdi e il corso dei fiumi e delle acque sotterranee che sono stati al centro delle vicende storiche e delle narrazioni mitologiche della Capitale. Luoghi letterari e reali, oggi però vittime dell’incuria e dell’abbandono, e sui quali si vuole puntare i riflettori per innescare riflessioni e dibattiti in merito alla loro salvaguardia e valorizzazione.
ALLA SCOPERTA DELLE ACQUE DI ROMA
Aquaeè parte del calendario dell’Estate Romana, rassegna giunta alla sua 41esima edizione e promossa da Roma Capitale Assessorato alla crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE che fino al 30 settembre proporrà al pubblico una programmazione di cinema, musica e spettacoli all’aperto, percorsi urbani alla scoperta dei luoghi meno conosciuti della città, ma anche arte, laboratori, visite guidate e sperimentazioni. Aquae coinvolge artisti romani che lavorano sui temi dell’attraversamento, della relazione con l’altro e con il territorio, della ricerca sul verde e sull’acqua, tutte riflessioni che saranno sviluppate in cinque diversi appuntamenti in tre luoghi che rappresentano e incarnano il concept di Aquae: Villa Sciarra, Parco dell’Aniene e Parco delle Valli, aree scelte sia per il ruolo storico e sociale che ha l’acqua al loro interno, sia per favorire la valorizzazione e la sensibilizzazione di luoghi spesso oggetto di incuria e di problematiche legate alla tutela. “Aquae è un progetto che riflette sulle aree verdi problematiche di Roma, e il suo intento è quello di portare il pubblico a una sensibilizzazione verso la tutela di queste aree, che rappresentano un patrimonio enorme per la città, purtroppo non sufficientemente salvaguardate”, spiega ad Artribune Manuela Contino.“Attraverso le visite guidate, a Villa Sciarra verranno curate dall’Associazione M’Arte, sarà possibile ripercorrere la storia del luogo, ripercorrendone le vicende mitologiche e toponomastiche, per parlare infine dello stato attuale della Villa”.
MITOLOGIA E TUTELA
A Villa Sciarra il tema dell’acqua è legato alla presenza dell’area del bosco e della fonte sacra, elementi che si legano a loro volta alle festività della vita romana arcaica (Lucaria, Neptunalia, Furrinalia), in cui le acque e i boschi venivano celebrati attraverso momenti di convivialità e di scongiura contro la siccità. Oltre alla visita guidata svoltasi il 19 luglio curata dall’associazione M’Arte, sono in programma due performance artistiche: la prima, Furrina, il 25 luglio, con la regia di ANDRECO e la partecipazione dell’attrice Ondina Quadri, è costruita intorno agli antichi miti latini legati alla dea, per una riflessione sul tema dell’acqua e della disponibilità delle risorse idriche in relazione ai cambiamenti climatici; la seconda, Non ti scordar di me, il 29 settembre, è una performance a cura di Elena Bellantoni di natura poetico-sentimentale, che mutua il titolo dal delicato fiore selvatico del ricordo, dell’amore e della speranza, che nasce dall’impatto dell’artista con l’ambiente naturale e storico-artistico, e allo stesso tempo abbandonato e decadente, dei luoghi. A questo linkè possibile consultare il programma completo della rassegna.
– Desirée Maida
www.wunderbarproject.it
www.estateromana.comune.roma.it
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