Quando il giardino diventa un gioco. Ecco com’è andato Orticolario 2018, tra piante, arte e design
Si è svolta a Cernobbio Orticolario 2018, nella Villa amata da Luchino Visconti. Il report della manifestazione, tra arte, design e ovviamente tante piante.
‘Il gioco è una cosa seria’. È stato questo il tema della decima edizione di ORTICOLARIO, evento culturale dedicato alla passione per la natura e alle sue capacità di trasmettere emozioni e bellezza. Si è svolto dal 5 al 7 Ottobre a Cernobbio, a Villa Erba, residenza ottocentesca affacciata sulle sponde del Lago di Como, già dimora del regista Luchino Visconti. L’evento annuale ha presentato una storia costruita intorno alla natura e all’arte: il giardinaggio, la botanica, il paesaggio e il design sono elementi che contribuiscono a stimolare sensibilità, e a creare un’idea evoluta di giardino.
GIOCARE PER LA NATURA
Tema principale per la progettazione di spazi inediti, giardini e installazioni artistiche è il ‘Gioco’, un concetto complesso e affascinante capace di generare fantasia, ironia, mistero, senso di meraviglia. La pianta protagonista dell’anno è stata la ‘Salvia’, molto usata in cucina per aromatizzare pietanze, in realtà utilissima anche per le sue proprietà antinfiammatorie; purificatrice e divinatoria, può vantare un’ampia biodiversità contando oltre 1.000 specie provenienti da tutto il mondo. Ospite d’onore di Orticolario 2018 è stato invece Roy Lancaster, vicepresidente della ‘Royal Horticultural Society’ di Londra, scopritore di piante, scrittore e giornalista, che ha ricevuto il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2018”. “I giardinieri sono le persone più felici”, afferma Roy Lancaster, “poiché tutto ciò di cui hanno bisogno è un pacchetto di semi e pazienza; il mondo può schiudersi nelle loro mani, da un fagiolo a un albero”.
L’INSTALLAZIONE
Per festeggiare la decima edizione è stato deciso di porre nel cuore di Orticolario, la piazza del padiglione centrale, una gigantesca installazione artistica gonfiabile. Un’esperienza immersiva, realizzata appositamente dall’artista Stefano Ogliari Badessi (già vincitore del Premio Swatch 2015), con la seta Mantero. L’opera d’arte, giocando con la luce, la trasparenza, il colore, crea una nuova prospettiva: i visitatori, entrando nell’opera, ne sono completamente avvolti. Un cuore che batte per l’arte e che segna un punto di partenza dal quale si sviluppano i giardini e le installazioni allestiti nel parco. L’evento è stato arricchito da un’ampia esposizione di piante e fiori (tra cui piante insolite e da collezione), proposti da vivaisti nazionali e internazionali, oltre che da artigianato artistico, installazioni d’arte e di design. Ecco le immagini.
–Claudia Zanfi
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