Apre l’ostello Combo a Milano. Dentro c’è pure una galleria con un intervento di Luís Lázaro Matos
Seconda tappa per l'ostello Combo che nel 2019 ha inaugurato la sede di Venezia proprio durante la BIennale. E che si appresta ad aprire in altre 7 città italiane.
C’è una catena di ostelli a Milano, Venezia e presto anche a Torino che uniscono all’idea di ospitalità l’opportunità di restituire esperienze a chi li vive. Si chiamano Combo, da una idea dell’imprenditore Michele Denegri (fondatore del rinnovato ristorante Il Cambio di Torino), e hanno contribuito assieme ad altri progetti (basta pensare a Ostello Bello, a Madama Hostel o a Yellow a Roma) a rivoluzionare la concezione dell’ostello in Italia, da luogo d’accoglienza per la gioventù squattrinata, ad accomodation ricca di stimoli. Con quali contenuti? Design interessante, un’atmosfera creativa ed una buona dose d’arte e cultura. L’avventura parte da Torino, da dove arriva anche l’ideatore del progetto, ma le prime due aperture sono state a Venezia – nell’ex convento di Gesuiti a Cannaregio, un edificio di 8800 metri quadri inaugurato a maggio 2019 proprio durante la Biennale e con una mostra collaterale – e a Milano, con opening il 29 settembre in uno storico edificio di ringhiera affacciato sul Naviglio Grande messo a bando qualche anno fa dal Comune di Milano.
COMBO A MILANO
2200 mq, 200 letti, ristoranti, giardino, stazione radiofonica e una project room per l’arte, uno spazio di 40 metri quadri che ospiterà tre o quattro interventi l’anno, incoraggiando l’interazione con altre discipline della contemporaneità, progetti immateriali, progetti site specific e tanta video arte. Il tutto sotto il segno del programma Expanded Art che nasce, si legge nella comunicazione del progetto “per ospitare opere d’arte, eventi, residenze, workshop e installazioni site-specific in diversi punti degli edifici Combo”. Non c’è nessuna finalità commerciale, solo l’obiettivo di essere un’occasione di visibilità per artisti, spazi non profit e gallerie, che interagiranno con i visitatori e con i viaggiatori in target con Combo. Primo appuntamento in collaborazione con la galleria Madragoa di Lisbona di Matteo Consonni, ex Franco Noero, con l’installazione The Dancing Followers di Luís Lázaro Matos, portoghese classe 1987. Il progetto site specific unisce alla pittura murale una serie di sculture sospese, danzanti per l’appunto. Il programma arti visive di Combo è coordinato dal curatore Bruno Barsanti.
COMBO E L’ARTE
Lo sposalizio tra il progetto d’impresa e l’arte, o per meglio dire le arti, ha già una sua storia. Combo ha infatti avviato già dal 2018 una serie di collaborazioni e di attività volte alla promozione della creatività. Ad esempio il programma Artissima Experimental Academy, in collaborazione con la fiera torinese: un progetto laboratoriale di educational che offre opportunità di crescita a giovani professionisti del settore culturale e studenti grazie ad un format di coabitazione, svoltosi prima in fiera e poi a Venezia in occasione dell’inaugurazione del primo Combo. Nel corso della prossima imminente edizione di Artissima, nella nuova sede di Combo a Torino, l’ex Caserma dei Vigili del Fuoco di Corso Regina Margherita, si svolgerà il terzo episodio dell’Academy con l’artista iraniana Setareh Shahbazi. Sempre a Venezia, durante la Biennale Arte, si è tenuto il Piedmont Pavilion negli spazi di Combo in partnership con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Castello di Rivoli. Istituzione con la quale si è realizzato anche il progetto Supercondominio, nelle due tappe del 2018 e 2019, assemblea in tenda degli spazi emergenti italiani. Insomma collaborazione a vario livello con artisti, spazi indipendenti, musei e gallerie private.
LO SVILUPPO DEL PROGETTO
Non solo arte. Il programma prevede reading e talk di letteratura con il Salone Internazionale del libro di Torino, appuntamenti musicali con ClubToClub e The Italian New Wave che hanno animato il cartellone estivo di Venezia, e una radio, web e live che a Torino e Milano animeranno il tempo libero degli ospiti con una programmazione ad hoc. Nel 2020 si prevede l’apertura, nell’Ex residenza per ferrovieri, di Combo a Bologna, poi nel 2021 sarà la volta della Capitale, a Testaccio, nell’Istituto scolastico religioso, un edificio di 4000 mq. Obbiettivo Firenze, Napoli, Palermo, Verona entro i prossimi 3 anni.
–Santa Nastro
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati