Inventario: a Bologna si celebra con un articolato programma il maestro Concetto Pozzati
Teatro, film, azioni, incontri: l’artista Concetto Pozzati, insegnante, assessore comunale, educatore è al centro di un importante programma di incontri dal 30 novembre al 3 marzo 2020.
Bologna celebra un grande maestro. Nato nel 1935 a Vo’, Padova, scomparso il 1 agosto 2017, Concetto Pozzati, pittore, insegnante, educatore, assessore, ha studiato a Bologna, città che ha sempre amato, diventandone una delle figure artistiche di riferimento, e poi a Parigi. Il suo curriculum, ricco di mostre importanti, vanta cinque partecipazioni alla Biennale di Venezia, la prima nel 1964, anno in cui prende parte anche a documenta a Kassel. Tra il 1993 e il 1996 è assessore alla cultura del Comune di Bologna. Insegna alle Accademie di Belle Arti di Urbino e Venezia, cattedra che viene successivamente ereditata da Emilio Vedova. Oggi una rete di istituzioni bolognesi gli rende omaggio con il progetto di ampio respiro intitolato Inventario Pozzatiche dal 30 novembre fino al 3 marzo 2020 racconterà l’artista e l’uomo attraverso un ricchissimo programma di eventi. E c’è anche una donazione, quella dei figli Maura e Jacopo alla Biblioteca Emeroteca del MAMbo: 5000 volumi e documenti appartenuti al padre.Una bella iniziativa che fa giustizia ad un maestro importante per il capoluogo emiliano a due anni dalla sua scomparsa. Che se lo meritava lo avevamo già detto anche noi di Artribunealcuni mesi fa, quando sulle colonne di questo giornale raccontavamo della trasformazione della sua casa studio, nel Ghetto ebraico di Bologna, in Airbnb,auspicando presto un maggior impegno da parte delle istituzioni cittadine nel tramandare una memoria fortemente identitaria.
LE ISTITUZIONI UNITE PER POZZATI
Ed eccoci qua. Inventario Pozzatiè un progetto a cura di Elena di Gioia, conspettacoli e performances teatrali dirette da Angela Malfitano. Con il contributo di Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, il programma, che unisce nella migliore tradizione bolognese cinema, teatro, arte, è realizzato con il sostegno di Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Arena del Sole /Fondazione Emilia Romagna Teatro, Cineteca di Bologna, CUBO,Museo d’impresa Gruppo Unipol. Naturalmente entrerà a far parte di Art City Bologna 2020– il cartellone di iniziative culturali che arricchiscono la settimana dell’arte di Arte Fiera, che con l’anno venturo ritorna a collocarsi a fine gennaio (dal 24 al 26, con opening il 23 e rinunciando per la prima volta al tradizionale lunedì di fiera). Inventario Pozzati è inoltre promosso dalle Associazioni culturali Teatri di Serendipe Tra un atto e l’altro, le cui attività sono sostenute dalla Regione Emilia-Romagna. Insomma, un solido network istituzionale per dare vita a incontri, spettacoli, screening e così via. Ma cosa accadrà?
IL PROGRAMMA
Si comincia il 30 novembre presso il Fondo Concetto Pozzati | Biblioteca Emeroteca del MAMbo, donato al museo diretto da Lorenzo Balbi dai figli Jacopo e Maura, con la performance teatrale A e da Pozzaticon con Giuseppe Attanasio, Filippo Pagotto e Massimo Scola, nella quale gli scritti dell’artista – anche lettere con gli artisti Ceroli e Cintoli – assumono la forma del linguaggio teatrale. Sempre al Museo, il 1 dicembre, compleanno dell’artista (avrebbe compiuto 83 anni), incontro e brindisi per raccontare Pozzati, con personaggi quali Silvia Evangelisti e Sissi, ma anche i curatori del progetto e la famiglia. Nello stesso giorno sarà proiettato al Cinema Lumière A che punto siamo con i fiori? Concetto Pozzati – Dialogo per segni e materia, documentario con voce fuori campo dello stesso artista a cura di Carlotta Cicci e Stefano Massari, regista, realizzato poco prima della morte del maestro. Durante l’art week di Arte Fiera è lo studio privato di Pozzati in via Zamboni, aperto per la prima volta al pubblico, a diventare teatro di incontri e performance, mentre il 26 gennaio al CUBO di Unipol si svolgerà il reading Concetto e gli specchi, tra teatro e musica elettronica, con Angela Malfitano e Franz Brini. Gran finale il 3 marzo all’Arena del Sole con lo spettacolo Il pittore burattinaio. Spiega la Malfitano, regista anche in questo caso:“Da queste e altre riflessioni di Pozzati e dalla luce che mi restituiscono i suoi scritti nasce l’idea dello spettacolo. Il mio primo maestro, Leo De Berardinis, si è incontrato con Pozzati Assessore e tra i due è nata una grande amicizia-riconoscimento. Grazie al primo ho incontrato il nuovo Maestro e con lui ho potuto continuare il dialogo che avevo con Leo e che mi mancava. Sbalordivo a sentire le stesse formule magiche. Le stesse parole che da se stesse non erano risposte ma anch’esse sempre domande, quello che Leo chiamava “Oltre” e Concetto “Indicibile”. Immagino questo lavoro fisicamente connesso con le opere di Concetto. Proiettate su un fondale dove si muovono e dialogano con il mio stesso corpo. Immagino di osare e di praticare il mio diritto alla fantasia e alla trasfigurazione, come lui stesso insegnava”.
–Santa Nastro
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