Le donne e l’arte. A Brescia
Palazzo Martinengo, Brescia – dal 22 gennaio al 12 giugno 2022. La sede bresciana ospita una monumentale esposizione con oltre novanta opere, a cura di Davide Dotti. Un’affermazione della donna, della sua presenza nei secoli nel mondo dell’arte. Come indiscussa protagonista
Donne che pensano, che parlano, che agiscono – ben al di là della prigione dorata di un ordinario ideale di bellezza. Questa dev’essere, oggi, la chiave interpretativa per addentrarsi in una mostra come Donne nell’arte, un’indagine sulla figura femminile presente nella pittura, dal primo Rinascimento alla Belle Époque. Le immagini che si succedono costituiscono un’accurata raccolta di molteplici punti di vista sulle donne e sui loro cambiamenti nel tempo. Tuttavia, se ci limitassimo ad apprezzare la grazia, l’eleganza, la raffinatezza dei costumi, le belle pose nel compiere un gesto, renderemmo omaggio soprattutto allo sguardo di chi le ha rese immortali sulla tela, per quanto si tratti di sguardi autorevoli, come quelli di Tiziano, Artemisia Gentileschi, Boldini, Klimt.
Dalle opere lampeggia una luce vivida, generata dai soggetti rappresentati. Le donne sono protagoniste attive, non ornamenti comprimari; la loro bellezza non richiede l’approvazione del fruitore, è una loro scelta che ci parla nel tempo, attraverso la storia dell’arte. Forse superflua, nella rassegna, la divisione in sezioni tematiche: perché ridurre in compartimenti un’espressività così ricca? Un’espressività a tal punto riconoscibile a livello universale da sfiorare, a più riprese, lo stile della narrazione mitica. E i miti, si sa, hanno una forza senza tempo.
‒ Linda Taietti
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