Il Coronavirus ci migliorerà. Sarà vero?
In molti ritengono che l’eccezionale condizione che stiamo vivendo, dettata dal propagarsi del Coronavirus e dalle misure per fronteggiarla, ci cambierà in positivo. La conferma o la smentita arriveranno tra qualche tempo. Per ora ci siamo limitati ad analizzare i dati del consumo culturale in Italia nelle ultime settimane.
Il lockdown delle nostre città ha notevolmente mutato quelle che il premier Conte definisce le nostre “abitudini radicate”. È un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che, a fronte di questa condizione emergenziale, sono state davvero numerose le iniziative messe in campo da tutti gli agenti della società civile e politica per fare in modo che gli italiani potessero affrontare questo periodo non solo rispettando le regole, ma anche trovando il tempo per “riflettere”, “crescere” e “migliorarsi”.
Non possiamo vedere solo il lato tragico. Ci porterebbe alla catastrofe. È necessario trovare elementi positivi anche in questa condizione. Questo atteggiamento conduce a scovare in questo momento delle opportunità che difficilmente (si spera) ci ricapiteranno nella vita.
Su questo piano il Governo, con la sua “solidarietà digitale” e tutti i principali punti di riferimento culturale, ha avviato iniziative molto interessanti. Il risultato è che oggi, guardando ai vari social network, sono molti gli italiani che ritengono che questo periodo abbia incrementato la consapevolezza dei propri concittadini.
Se questo sia vero o meno, lo scopriremo tra un anno. Intanto è però possibile analizzare i consumi culturali del nostro Paese, guardando le statistiche dei consumi del mercato televisivo, musicale e provando a districarsi tra i vari topic dei social network.
I DATI DEL CONSUMO CULTURALE IN ITALIA
Guardando al consumo televisivo, ecco i dati di mercoledì 25 marzo: Grande Fratello Vip vincitore indiscusso della serata (con picchi di quasi il 30% di share) contro Stanotte a Venezia di Alberto Angela (che conquista il 12,4%). Poco prima, Striscia la notizia ha fatto più ascolti del telegiornale più seguito. Tra le emittenti digitali free, lo stesso giorno, il miglior risultato è stato raggiunto da TV2000 con il Rosario (3,8%) che ha battuto Full Metal Jacket, trasmesso da IRIS (2,5%).
Sul mercato Musicale, le classifiche Top Of The Music, rese notE da FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), e relative alla settimana tra il 12 e il 19 marzo, vedono in cima, per gli album, Ghali, Marracash, THA Supreme, Nitro e Me Contro Te, mentre sui singoli si posizionano nella top 5 Anna, Ghali, Ghali Feat. Salmo, i Pinguini Tattici Nucleari e Mahmood. Sui vinili, invece, si registrano The Cranberries, Pink Floyd, Travis Scott, Max Gazzè e Bob Marley.
Sul versante online, le ricerche più frequenti su Google sono state, per giorno, quelle riportate nella tabella sottostante:
Lo strumento Tendenze di YouTube individua in questi i primi 5 risultati, che l’algoritmo ordina non solo sulla base del numero di view ma anche sulla base di altri parametri: (1) Shiva – Auto Blu con più di 1 milione di visualizzazioni; (2) Strani trucchi di bellezza per noi ragazze (circa 260 mila visualizzazioni); (3) J-Ax Supercalifragili (circa 880.000); (4) C’è qualcosa tra Mario Tricca e Martina Bronind? Ci svelano le verità del Collegio 4 (circa 230 mila); (5) “Sai cosa succede se mangi questo? Forse muori” – Puntata 4 – Masterchef Italia 2 (circa 200 mila).
Sul versante museale, fra le attività di Triennale Decameron, con performance live su Instagram, il video più “visto” (826 view) è quello di Lella Costa che legge l’Otello di Shakespeare. Per il MAXXI, invece, a registrare più view (più di 9mila) è un approfondimento di Domitilla Dardi sul divano Moon System di Zaha Hadid.
Stiamo dunque migliorando? Nessun giudizio. Nessuna morale. Soltanto i dati. Ai lettori il compito di interrogarsi e darsi la risposta.
‒ Stefano Monti
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati