Riapertura musei e biblioteche. Obbligo di mascherina e termoscanner tra le linee guida
Sarà un’apertura graduale e sperimentale, nel rispetto delle norme di sicurezza. Si comincia dai Musei Capitolini, simbolo di ritorno alla vita e dai nuovi percorsi della Fondazione Sandretto di Torino
Musei, archivi e biblioteche si preparano a riaprire a partire dal 18 e 19 maggio, secondo le prime indicazioni del Governo. Sarà un’apertura graduale, che avverrà solo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per il personale, i visitatori, gli ambienti e i manufatti conservati ed esposti. “Sarà una fase sperimentale”, ha detto il Vice Sindaco e Assessore alla Crescita Culturale del Comune di Roma Luca Bergamo durante la conferenza stampa per annunciare la riapertura dei Musei Capitolini, previa prenotazione obbligatoria dal 19 al 21 maggio solo per i possessori della MIC card, dal 22 per tutti, e a seguire dal 2 giugno dei restanti musei della Capitale. “I Musei Capitolini sono un simbolo e la loro riapertura è un segnale che la vita di comunità può ricominciare”. In altre città come Torino, ad esempio, si studiano nuovi percorsi per agevolare i flussi di pubblico contingentato. “Grazie alla lunga esperienza con la mediazione culturale, la Fondazione sta progettando forme di visita ad hoc di Aletheia, la personale di Berlinde De Bruyckere”, dichiarano dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo già pronta a riaprire dal 18 maggio. “La vedremo dal vivo, anche sulla scia delle immagini, dei video e dei molti pensieri condivisi in questo periodo sul nostro sito, sulle piattaforme social e sulla nostra newsletter. Nelle sale saranno accolti un massimo di 15 visitatori in contemporanea”. Ma vediamo nel dettaglio le linee guida applicabili a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di musei, archivi e biblioteche di tutta Italia.
FASE 2: IL RIASSUNTO DELLE REGOLE DA SEGUIRE
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
▪ Definire uno specifico piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori, sistema di prenotazione, etc.) che dovrà essere esposto e comunque comunicato ampiamente (es. canali sociali, sito web, comunicati stampa).
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Si tratta di una possibilità per i musei, non di un obbligo, ma stiamo riscontrando che molti lo faranno.
▪ I visitatori devono sempre indossare la mascherina.
▪ Il personale lavoratore deve indossare la mascherina a protezione delle vie aeree sempre quando in presenza di visitatori e comunque quando non è possibile garantire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.
▪ L’area di contatto tra personale e utenza all’ingresso, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ In tutti i locali mettere a disposizione soluzioni igienizzanti idro-alcoliche per l’igiene delle mani.
▪ Redigere un programma degli accessi pianificato (es. con prenotazione online o telefonica) che preveda il numero massimo di visitatori presenti e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazione.
▪ Quando opportuno, predisporre percorsi ed evidenziare le aree, anche con segnaletica sul pavimento, per favorire il distanziamento interpersonale e che prevedano una separazione tra ingresso e uscita.
▪ Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.). Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici. La pulizia di ambienti ove siano esposti, conservati o stoccati beni culturali, devono essere garantiti con idonee procedure e prodotti
▪ Favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
▪ L’utilizzo di ascensori, dove possibile, va limitato e riservato a persone con disabilità motoria.
▪ Regolamentare l’utilizzo di eventuali depositi e guardaroba.
▪ Eventuali audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se adeguatamente disinfettati al termine di ogni utilizzo. Favorire l’utilizzo di dispositivi personali per la fruizione delle informazioni.
▪ Eventuali attività divulgative dovranno tenere conto delle regole di distanziamento sociale e si suggerisce di organizzare le stesse attraverso turni, preventivamente programmati e privilegiando gli spazi aperti.
▪ Per quanto concerne il trattamento di fondi documentari e collezioni librarie, non potendo essere sottoposti a procedure di disinfezione poiché dannosi per gli stessi, si rimanda alle procedure di stoccaggio in isolamento degli stessi dopo il loro utilizzo.
–Claudia Giraud
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