Amedeo Spagnoletto nuovo direttore del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah
Il Museo inaugurato a Ferrara nel 2017 e dedicato alla storia della comunità ebraica in Italia ha nominato il suo nuovo direttore: si tratta di Amedeo Spagnoletto, già membro del Comitato scientifico dell’istituzione. Spagnoletto prende il posto del direttore uscente Simonetta Della Seta
Amedeo Spagnolettoè il nuovo direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah–MEIS di Ferrara. Già membro del Comitato scientifico del MEIS, Spagnoletto prende il posto del direttore uscente Simonetta Della Seta, che dal prossimo 1 settembre andrà a dirigere il Dipartimento Europa dello Yad Vashem a Gerusalemme, massima istituzione preposta all’insegnamento, alla ricerca e alla memoria della Shoah. La nomina di Spagnoletto arriva a poco più di due mesi dalla chiusura del bando che il MEIS ha lanciato per selezionare il nuovo direttore dell’istituzione. “La nomina a Direttore del MEIS di Amedeo Spagnoletto, deliberata con voto unanime dal Consiglio di Amministrazione del Museo, sulla base dell’esito della selezione alla quale hanno partecipato 17 candidati dall’Italia e dall’estero, rappresenta un risultato di notevole rilevanza”, ha dichiarato il Presidente del MEIS Dario Disegni. “Il nuovo Direttore, chiamato a prendere il testimone da Simonetta Della Seta, che ha guidato il MEIS con grande perizia nel quadriennio che ha visto l’apertura del Museo, è una figura di studioso di riconosciuta autorevolezza a livello internazionale nel campo della storia, della cultura e dei beni culturali ebraici, che ha già dato un importante contributo alla programmazione culturale e scientifica del MEIS nello scorso mandato, nel quale ha ricoperto l’incarico di membro del Comitato Scientifico del Museo”.
CHI È AMEDEO SPAGNOLETTO, IL NUOVO DIRETTORE DEL MEIS DI FERRARA
Laureato in Scienze Politiche (indirizzo Storico) all’Università La Sapienza di Roma, Spagnoletto ha inoltre conseguito la Laurea rabbinica presso il Collegio Rabbinico di Roma, il diploma di Sofer (lo scriba rituale e restauratore di testi ebraici) dell’Istituto Zemach Zedeq di Gerusalemme e il Diploma in Biblioteconomia della Scuola di Biblioteconomia Vaticana. Già Rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze, Spagnoletto ha insegnato Talmud ed Esegesi biblica al Collegio Rabbinico Italiano, Paleografia ebraica e Diritto ebraico presso il Corso di laurea in Studi ebraici dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Feste e ricorrenze ebraiche per il Master in Ebraismo del Corso di Laurea in Studi ebraici dell’UCEI e materie ebraiche al Liceo “Renzo Levi” di Roma. Spagnoletto ha svolto inoltre l’attività di Sofer, restaurando testi religiosi esposti in musei internazionali, e ha progettato e realizzato opere manoscritte per sinagoghe, musei e committenti privati in Italia e all’estero. Ha collaborato con la Green Collection ad Oklahoma City e il Bible Museum di Washington ed è stato membro della Commissione paritetica tra Stato Italiano ed Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per i Beni Culturali Ebraici in Italia. È membro del comitato scientifico del Museo Ebraico di Roma ed ha lavorato presso la Fondazione Museo della Shoah di Roma.
IL MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH DI FERRARA
Inaugurato nel dicembre 2017– il processo fondativo dell’istituzione voluta dal Parlamento italiano, con una legge votata all’unanimità dalla Camera e dal Senato, risale invece al 2003 – il MEIS sorge negli spazi dell’ex carcere di Ferrara (costruito nel 1912 e dismesso nel 1992), e nasce per rendere omaggio alla storia della comunità ebraica in Italia. Il progetto del museo, firmato da Studio Arco (Bologna) e –SCAPE S.p.A (Roma), consiste in 5 nuove palazzine costruite nell’area dell’ex carcere, a simboleggiare i 5 libri della Torah, per una superficie complessiva di quasi 8mila metri quadrati. In occasione dell’apertura del museo, è stata inaugurata la mostra Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni, curata da Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, che attraverso 200 opere ha raccontato il primo millennio di storia dell’ebraismo italiano.
– Desirée Maida
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