Calabria bizantina: la mostra di Maria Credidio al Museo Diocesano e del Codex Purpureus
Fino al 10 agosto 2020 la mostra "AchromatiCO VIDet" di Maria Credidio, nel cuore della Calabria bizantina, sulle sponde del mar Ionio, ma a pochi chilometri dai santuari immersi nelle montagne che salgono alla Sila. L’allestimento è un viaggio profondo ed essenziale compiuto dall’artista nel lungo periodo di lockdown e un’ottima scusa per riscoprire un gioiello dell’arte antica, il Codex Purpureus.
In un rapporto che capovolge il luogo comune che lega il rigore alla classicità e l’anticonformismo al contemporaneo, la mostra mette in dialogo vecchio e nuovo nel museo che custodisce a Rossano (CS) uno dei pezzi più importanti della cristianità. I lavori asciutti e geometrici dell’artista calabrese Maria Credidio fanno da contraltare all’estro sconvolgente, i colori e l’espressività del Codex Purpureus Rossanensis. La severità delle scelte estetiche di Credidio, monocromi colorati solo dalle ombre dei volumi, con i suoi neri e i bianchi serafici riporta al neutro l’occhio dello spettatore; opere volutamente antiespressive e permeate da una marcata freddezza emozionale che si contrappongono all’abbagliante documento manoscritto onciale greco del VI secolo scoperto e conservato proprio a Rossano. Miniature, disegni dalle tinte accese, vicine all’illustrazione più avanguardistica, tratteggiano personaggi vividi, ambientazioni caratterizzate e stilizzate. “Purpureus” in quanto le sue pagine sono rossastre, il Codex è uno dei più antichi manoscritti miniati del Nuovo Testamento. Nell’ottobre del 2015 è stato riconosciuto quale Patrimonio dell’umanità ed inserito dall’Unesco tra i 47 nuovi documenti del Registro della memoria mondiale. Proprio il museo che celebra l’antichità come rivoluzione, la rappresentazione religiosa con lo slancio di libertà più inimmaginabile, decide di ospitare una mostra di arte contemporanea come dimostrazione non tanto del contrasto, ma della consequenzialità che lega il passato al futuro, perché il bello si lega al bello. La mostra, organizzata dall’associazione culturale Insieme per Camminare, ente gestore del Museo Diocesano e del Codex e curata da Cecilia Perri e Michele Abastante, è patrocinata dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dal Comune di Corigliano-Rossano. Uno di quei luoghi da riscoprire, grazie anche al contemporaneo che oggi si apre al dialogo.
-Ofelia Sisca
Museo Diocesano e del Codex // fino al 10 Agosto 2020
AchromatiCO VIDet
Via Arcivescovado, 5, Rossano CS
0983 525263
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati