La giostra di Nina. Alla Reggia di Venaria la grande opera-carillon di Valerio Berruti. Le foto
La monumentale opera dell’artista di Alba, che è anche una poetica animazione composta da oltre tremila disegni, campeggia al centro della maestosa Galleria Grande della Residenza Sabauda, permettendo a tutti di salirci sopra
“È una poetica e leggiadra opera d’arte contemporanea che inserisce a pieno titolo la Reggia di Venaria in quel mese di novembre che a Torino è ‘Contemporary’ ed è una sorta di gigantesco, sfavillante carillon dedicato ai bambini in attesa del Santo Natale: una giostra di speranza in un momento difficile”. Con queste parole Guido Curto, Direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, ha introdotto l’installazione dell’artista Valerio Berruti(Alba, 1977), La giostra di Nina, aprendo di fatto il mese dell’arte contemporanea a Torino. Presentato al MAXXI di Roma come progetto cinematografico– prodotto da Sky Arte e con la colonna sonora scritta da Ludovico Einaudi– questo suggestivo cortometraggio animato è nato in primis come scultura: una vera giostra realizzata personalmente dall’artista, del diametro di 7 metri e con uccellini al posto dei più classici cavalli. Berruti l’ha usata come modello per disegnare i 3000 fotogrammi in sequenza che compongono la sua animazione sulla storia di una piccola giostraia costretta a lavorare e di un ragazzone dall’animo infantile, tratta da un racconto di Filippo Bessone. Ora questa opera monumentale è visibile fino al 25 luglio nella maestosa Galleria Grande (o di Diana) della Reggia di Venaria (insieme al cortometraggio e ad alcuni fotogrammi che compongono la videoanimazione), permettendo a tutti di salirci fisicamente, completandola così con una partecipazione attiva. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
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