Il museo nascosto. La Galleria Civica d’arte contemporanea Franco Libertucci in Molise
I piccoli borghi sono una delle “scoperte” di questa pandemia. Stavolta la rubrica dedicata ai musei nascosti fa tappa a Casacalenda, in Molise, dove si trova la Galleria Civica Franco Libertucci.
Poco più di duemila abitanti e tante opere d’arte diffuse per il paese, a stretto contatto con lo sguardo quotidiano di chi ci transita: Casacalenda, in Molise, è un caso speciale. Da oltre trent’anni l’impegno dell’architetto Massimo Palumbo, che oggi dirige il museo, di tanti amici dell’arte e soprattutto degli artisti (maestri anche di generosità) consente di potersi immergere in una collezione diffusa che privilegia i linguaggi della scultura e che include opere e interventi di alcuni tra i più grandi artisti italiani della seconda metà degli Anni Sessanta.
GLI ARTISTI DI CASACALENDA
Il grande arcobaleno di Carlo Lorenzetti svetta tra cielo e terra, indicando la via. Quella di Casacalenda è votata all’arte. Dice bene Lorenzo Canova, docente di storia dell’arte proprio nell’ateneo molisano: “La Galleria Civica Franco Libertucci diventa un ulteriore cardine di continuità all’interno di questa lunga vicenda che ha saputo unire artisti di valore nazionale e internazionale, nel tentativo, forse, di riscoprire il significato di un’arte che possa essere ancora un elemento basilare della storia e dell’esistenza di una comunità che vuole dare un senso più profondo alla sua memoria e al suo futuro”.
Già, la comunità. Qui vive per esempio – dividendosi con Roma – Baldo Diodato, artista napoletano classe 1938. Il suo studio potrebbe diventare parte integrante di un percorso diffuso con vocazione artistica: le sculture degli Anni Sessanta dal sapore minimal convivono con i calchi di sanpietrini e altre pavimentazioni e superfici degli ultimi trent’anni di ricerca attraverso cui “progetta il passato”, come ricorda Achille Bonito Oliva, suo compagno di strada e altro amico di Casacalenda e del museo.
UN GRAND TOUR IN MOLISE
La grande installazione Efesto di Hidetoshi Nagasawa, il poeta gigante effigiato in una enorme scultura di Costas Varotsos, le finestre di un palazzo storico oscurate dalle superfici plastiche dello stesso Diodato. E poi, nel museo, Achille Pace, Annalisa Pintucci, Pino Pipoli, Fabio Mauri, Virginia Ryan, Felice Levini, H.H. Lim, Luca Maria Patella, Paolo Laudisa, Teodosio Magnoni e molti altri.
Insieme ci ricordano la forza intrinseca della periferia, dei territori altri, dei paesaggi poco battuti, nell’arte come nella geografia. E allora un grand tour nell’arte in Molise potrebbe incominciare proprio da questo borgo, denso di spazi aperti della visione, rintracciando l’energia sottesa a ogni singolo passo di un doppio museo che vive la dimensione propria di un tempo dilatato, in divenire.
‒ Lorenzo Madaro
Casacalenda
GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA “FRANCO LIBERTUCCI”
Via Emilio De Gennaro 78
338 2725437
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #22
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