Barcellona nel 2024 ospiterà la biennale d’arte contemporanea Manifesta
Oltre a Barcellona, ospiteranno l’edizione 15esima della biennale altre dieci città della Catalogna, dando così vita a una grande mostra diffusa
Sarà Barcellona la città che nel 2024 ospiterà la 15esima edizione di Manifesta, la biennale d’arte contemporanea itinerante che dal 1996 – anno della sua prima edizione – osserva e riflette sui fenomeni sociopolitici del mondo attuale facendo tappa in una diversa città europea. Continua così anche con Barcellona la vocazione “mediterranea” che negli ultimi anni ha contraddistinto i temi della rassegna, dopo la tappa del 2018 tenutasi a Palermo, quella appena conclusasi a Marsiglia e la prossima che si terrà nel 2022 a Pristina in Kosovo. Manifesta ha inoltre anticipato che a ospitare l’edizione 16esima della biennale che si terrà nel 2026 sarà una citta tedesca, tra le “contendenti” insieme a Barcellona per il 2024: in questo modo, si è voluto premiare entrambe le proposte presentate, definite in una nota stampa della biennale “di qualità davvero sorprendente”.
MANIFESTA 2024 A BARCELLONA
Manifesta 15 non sarà ospitata dalla sola Barcellona, ma anche da dieci città metropolitane della Catalogna, in linea così con la proposta presentata dalle città spagnole e anche con la visione e la missione della biennale: coinvolgere i cittadini di un inter territorio con l’obiettivo di ripensare il mondo attraverso la creatività artistica e l’impegno sociale. “Manifesta sarà un grande campo di ricerca, sperimentazione e azione, legando la rete creativa, le istituzioni e i cittadini”, spiega il Sindaco di Barcellona Ada Colau. “Un processo da cui sviluppare i diritti di accesso e partecipazione alla cultura senza discriminazioni basate sull’origine, il genere o la classe”.
L’APPROCCIO DI MANIFESTA ALLE CITTÀ
“Per creare relazioni significative e capire come connettersi a mondi diversi in modo rilevante, Manifesta si sta concentrando sul reinventare i suoi approcci basati sulla comunità mentre costruisce nuovi modi per incorporare le sue pratiche nel contesto locale”, ha dichiarato la direttrice di Manifesta Hedwig Fijen. “Pertanto, è diventato urgente che Manifesta inizi il suo lavoro nelle città ospitanti il prima possibile per consentire a ciascuna edizione della biennale di interagire con il contesto esistente e generare progetti interdisciplinari che coinvolgano sia l’ecosistema artistico che i cittadini”. Fin dalla sua prima edizione, Manifesta ha girato diverse città europee, da Nord a Sud e da Est a Ovest: Rotterdam (1996); Lussemburgo (1998); Lubiana (2000); Francoforte (2002); San Sebastián (2004); Cipro (2006 – edizione cancellata); Trentino Alto Adige (2008); Murcia (2010); Limburgo (2012); San Pietroburgo (2014); Zurigo (2016); Palermo (2018); Marsiglia (2020).
– Desirée Maida
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati