Dalla campagna al disegno. La mostra di Pietro Ghizzardi a Milano
Le opere di Pietro Ghizzardi sono in mostra alla galleria Maroncelli 12, dove è possibile approfondire la storia dell’artista-scrittore
Testimone di un mondo emarginato e perduto, vissuto in una Padania dai connotati ancora arcaici, Pietro Ghizzardi (Viadana, 1906 ‒ Boretto, 1986) riscattò la propria dolente e umiliata identità di bracciante agricolo obbedendo a una indomita vocazione artistica. Nei suoi disegni, eseguiti prevalentemente su cartoni di recupero con fuliggine e succhi vegetali, il documento antropologico si carica di una vena poetica ruvida e delicata insieme, risolvendosi in una sorta di trasognato espressionismo. Scoperto da Cesare Zavattini, ritrasse il mondo che lo circondava, ma era attratto soprattutto dalle foto dei rotocalchi.
LA MOSTRA DI PIETRO GHIZZARDI A MILANO
Alla galleria Maroncelli 12 di Milano possiamo ammirare una decina di cartoni, eseguiti nel corso degli Anni Sessanta, la maggior parte dei quali presentano la caratteristica di essere disegnati su entrambi i lati. Così come in un suo celebrato libro di memorie egli seppe convertire le sgrammaticature e le inflessioni dialettali in una lingua dagli accenti severi e inediti, nelle sue immagini trasfigura l’allure languida e patinata delle dive di allora nell’ostentazione di una femminilità perturbante, selvatica e vagamente minacciosa.
– Alberto Mugnaini
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