Le mille facce di Gillo Dorfles in mostra a Roma
La mostra allestita alla Galleria Alendri di Roma ricorda il geniale professore che fu anche artista. Con una serie di opere che lo calano nelle atmosfere creative del suo tempo
Il nome di Gillo Dorfles (Trieste, 1910 – Milano, 2018) ci rammemora il critico d’arte, il professore di estetica, il filosofo. Meno noto è che questo longevo cesellatore di idee ‒ morto nel 2018 all’età di 108 anni – ebbe una formazione accademica di medico psichiatra. Respirò in gioventù il clima mitteleuropeo della natia Trieste austro-ungarica, dove si invaghì della psicanalisi e dell’antroposofia steineriana.
LA MOSTRA SU GILLO DORFLES ARTISTA A ROMA
La mostra allestita nella Galleria Aleandri ci presenta, invece, il Dorfles artista che, negli Anni Trenta, si avvicinò agli astrattisti (Terragni, Belli, Melotti, Fontana) e che, nel dopoguerra, fu tra i fondatori del Movimento Arte Concreta, propugnatore di una sintesi interattiva tra le arti e di una ricerca formale che, alienandosi il sostegno del dato reale, tentava di dare concretezza a oggetti mentali dalle fattezze enigmatiche: creature eterico-astrali? Intuizioni archetipiche? Inquieti lacerti affioranti dall’inconscio freudiano e memori della surrealtà di Miró e di Arp?
– Luigi Capano
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