Aperte a Torino le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo dedicate alla fotografia
Inaugurata la quarta sede del polo museale del Gruppo: 10mila metri quadri di percorso espositivo su 5 piani, di cui 3 ipogei, dedicati alla fotografia e al Barocco in Piazza San Carlo a Palazzo Turinetti, sede legale e storica della banca
Intesa Sanpaolo inaugura le Gallerie d’Italia – Torino, quarto museo del Gruppo bancario, 10mila metri quadri di percorso espositivo su 5 piani, di cui 3 ipogei, dedicati alla fotografia e al Barocco in Piazza San Carlo a Palazzo Turinetti, sede legale e storica della Banca, da sempre legata dal doppio filo della responsabilità sociale e della ricaduta economica sul proprio territorio. “L’identità della banca è il tema principale delle Gallerie d’Italia di Torino che hanno al centro della propria offerta espositiva la fotografia, l’immagine e il desiderio di approfondire i temi legati alle domande del nostro tempo: il cambiamento climatico, l’economia circolare, l’inclusione sociale, la rivoluzione tecnologica e l’intelligenza artificiale”, ci spiega Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal Vice Direttore Antonio Carloni.
LE GALLERIE D’ITALIA DI TORINO DEDICATE ALLA FOTOGRAFIA E ALL’IMMAGINE
“Questo perché la fotografia e l’immagine consentono di approfondire tematiche con immediatezza e con forza: un elemento nuovo che va a completare il progetto culturale della banca e il lavoro delle Gallerie d’Italia”. Si tratta, infatti, di un unicum che distingue Torino dalle altre tre gallerie del polo museale di banca Intesa San Paolo – Milano, Vicenza e Napoli che a stretto giro inaugurerà anche la sua nuova sede nel monumentale edificio dell’ex Banco di Napoli, progettato dall’architetto Marcello Piacentini -, ognuna con una propria specificità. A Torino si rinnova, per esempio, la tradizione del programma di committenza di grandi mostre – stabile e calendarizzato – affidate a importanti fotografi internazionali, invitati ad affrontare vari temi (come la lotta alle disuguaglianze) in linea con i valori della banca. “Dopo Pellegrin, ci sarà presto il fotografo statunitense Gregory Crewdson (maestro della Staged Photography, N.d.R.)”, continua Coppola, “stiamo lavorando con Luca Locatelli, Paolo Verzone e l’Agenzia Spaziale Europea, Cristina Mittermeier con National Geographic. Saranno 2 anni di intensi lavori e di progetti originali, in modalità innovativa per affrontare tutti questi argomenti”.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO DI MICHELE DE LUCCHI CON AMDL CIRCLE
Per renderlo possibile, Intesa Sanpaolo ha affidato il progetto architettonico a Michele De Lucchi con AMDL Circle che ha trasformato gli spazi dello storico palazzo in un luogo unico, dove fotografia e video arte documenteranno e conserveranno immagini, avvenimenti, riflessioni per promuovere i temi legati all’evoluzione della sostenibilità, con un allestimento fortemente tecnologico negli spaziosi piani ipogei, un tempo caveau e parcheggi della banca. Mentre i piani alti hanno conservato i tratti architettonici originari barocchi per ospitare una selezione di opere dalle collezioni del Gruppo che vanno dal ‘300 al ‘700, tra cui il ciclo pittorico dell’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo di proprietà della Banca. “In origine questo palazzo era dedicato alla rappresentanza bancaria, dove ricevere clienti importanti. Ora può diventare un’entità di produzione culturale nel Paese”, ci racconta De Lucchi. “Si tratta di un’operazione di rigenerazione urbana perché questa piazza all’interno di un palazzo privato, con ingressi da più parti, diventa un luogo pubblico, ma anche di ospitalità destinato alla cultura e all’attivazione di dibattiti su più temi”. Il chiostro all’aperto, delimitato da Piazza San Carlo, via XX Settembre e via Santa Teresa, è infatti il cuore sociale del museo che diventa “il luogo della qualità del tempo”: qui, tra settembre e ottobre, apriranno anche una nuova libreria, il caffè e il ristorante. A tutti gli effetti una nuova piazza vicino la più importante piazza della città.
LE DUE MOSTRE INAUGURALI
A inaugurare gli spazi espositivi è la mostra La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia di Paolo Pellegrin: un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini direttore di Camera, sempre a Torino, e il contributo dell’ex direttore di Repubblica e La stampa Mario Calabresi. Il lavoro rappresenta una committenza originale che ha visto impegnato il fotografo in Paesi come Namibia, Islanda, Costa Rica, Italia per fornire una personale lettura per immagini del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, tema cruciale della contemporaneità. A questa si affianca la mostra Dalla guerra alla luna 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, una selezione di immagini storiche dell’Archivio omonimo che, con un patrimonio di circa 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane, ha trovato casa al terzo piano sotterraneo del museo, visibile da parte dei visitatori attraverso una grande vetrata. Un pannello touchscreen di grande dimensione permetterà di consultare le immagini digitalizzate dell’Archivio, reso così accessibile alla fruizione collettiva. In questo piano si troverà uno dei maggiori elementi caratterizzanti delle Gallerie torinesi: una sala multimediale immersiva (40 x 14 m), vero gioiello di tecnologia e di innovazione, dotata di 17 proiettori 4K in grado di offrire al visitatore la sensazione di essere dentro le immagini e i video.
– Claudia Giraud
https://www.gallerieditalia.com/
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