Morto Matteo Guarnaccia, fu capostipite dell’underground italiano
Il mondo dell’arte e della cultura piange la scomparsa di un suo grande rappresentante. Stiamo parlando di Matteo Guarnaccia, punto di riferimento per la storia dell’underground nonché artista a tutto tondo.
Il vuoto che la morte di Matteo Guarnaccia (Milano, 1954 – 13 maggio, 2022) lascia all’interno della storia della cultura italiana non sarà così facile da riempire. Con lui se ne va non solo la possibilità di continuare ad ammirare le sue riconoscibili illustrazioni psichedeliche ma soprattutto un personaggio unico, che ha dedicato tutta la sua vita alla divulgazione di pensieri e costumi lontani da concezioni tipicamente mainstream. Un’attitudine da curiosissimo esploratore dell’underground che non ha mai smesso di autoalimentarsi nel corso del tempo attraverso esperienze molteplici e variegate: dalla militanza in riviste storiche quali Fallo! e Insekten Sekte (dedicata alla filosofia hippy, e fondata nel 1969 ad Amsterdam dallo stesso Guarnaccia), fino all’attività come docente in Fashion Design presso la NABA di Milano. Un autore colto e insaziabile che è riuscito ad addentrarsi all’interno del mondo del pop arricchendolo di riferimenti e connotazioni particolari, che toccano tematiche vicine alla liberazione sessuale e all’influenza delle pratiche sciamaniche nella nostra società. La passione che Guarnaccia ha sempre nutrito nei confronti di tutti quei modi alternativi di vivere lo ha portato non solo a esporre le proprie opere in diversi Paesi del mondo – dal Giappone all’Australia – ma anche ad affermarsi come critico nei settori più disparati.
Sono tantissime, infatti, le sue collaborazioni con importanti realtà istituzionali (fra le quali ricordiamo la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano) e figure geniali del calibro di Bruno Munari e Vivienne Westwood.
L’EREDITÀ CULTURALE DI MATTEO GUARNACCIA
Dalla musica alla moda, passando per la storia dell’arte e del design, sono molteplici le discipline con le quali Guarnaccia ha avuto modo di confrontarsi. Tra i numerosissimi volumi pubblicati in quasi cinquant’anni di attività ricordiamo Arte Psichedelica e controcultura in Italia (Stampa Alternativa, 1980), A tribal education (Papalagi, 1993), Magickal Mystery Book. Visioni esoteriche intorno ai Beatles (Apogeo – Urrà, 1998), Ribelli con stile. Un secolo di mode radicali (Shake edizioni, 2009) e il biografico Elio Fiorucci (24 Ore Cultura, 2016), dedicato all’iconico stilista meneghino.
LE PAROLE DELLA MOGLIE DI MATTEO GUARNACCIA
A dare la notizia della prematura scomparsa di Matteo Guarnaccia è stata la moglie attraverso un post pubblicato su Facebook la mattina del 14 maggio: “Ciao a tutti. Questa notte l’amore della mia vita, Matteo, è andato “Across the Universe”, regalando a tutti noi una meraviglia di luce, di immagini, di bontà e di condivisione. Ha disegnato, dipinto tantissime immagini e scritto tanti libri, sempre con leggerezza, intensità e ironia, è stato un docente molto amato. Chi vi ha scritto è sua moglie, Tiziana”.
– Valerio Veneruso
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati