Dieci nuovi musei in Arabia Saudita, racconteranno l’identità del Paese
Pur con molte contraddizioni ancora da risolvere, l’Arabia Saudita si conferma al centro di un dinamico processo di crescita culturale: dieci musei incentrati sulla storia e la cultura del Paese ma non solo, apriranno le loro porte su tutto il territorio del Regno, entro la fine del 2023
Il Museum’s Culture Club, istituzione culturale saudita presieduta da HassanTaher, che ne è anche il fondatore, ha annunciato la prossima realizzazione dei dieci nuovi musei, dedicati ai vari aspetti dell’identità locale, dall’arte alla religione islamica, fino al commercio del petrolio, con aperture anche alle novità del Sol Levante. A Riyadh sorgerà il Black Gold Museum, che fornirà una narrazione della storia del petrolio durante la vita umana, presentando più di 200 opere d’arte contemporanea. Si tratta del primo museo del genere nel Paese, e sarà realizzato in collaborazione con il King Abdullah Petroleum Studies and Research Center. Ancora nella capitale aprirà i battenti il Museum of World Cultures (dedicato, nonostante il nome, alla storia della città), all’interno dell’erigendo Royal Arts Complex (progettato dal compianto Ricardo Bofill), una mega istituzione culturale con un’area di 500.000 metri quadrati e un parco di 16 chilometri quadrati. Oltre al museo, comprenderà una biblioteca, studi dedicati agli artisti, un auditorium da 600 posti, due teatri e tre sale cinematografiche. Infine, Diriyah, cittadina saudita capitale dell’omonimo governatorato e amministrativamente affiliata alla regione di Riyadh, che da dicembre a marzo ha ospitato la prima Biennale d’Arte Contemporanea saudita, sorgerà invece il Museum of Contemporary Art, struttura necessaria per rafforzare la scena artistica cittadina, e che si concentrerà sull’identità culturale del Paese.
I MUSEI DELL’ISLAM IN ARABIA SAUDITA
La Mecca, una delle due città sante dell’Arabia Saudita, avrà il Revelation Museum (o Museo della Rivelazione), dedicato alle vicende che ruotano attorno a Jabal al-Nour (Collina della Luce); questa formazione rocciosa ospita infatti la Grotta di Hira, dove secondo la tradizione il profeta Maometto ricevé appunto le prime parole della Rivelazione divina. Medina, altro polo religioso di riferimento, vedrà invece una vera e propria fioritura museale: l’Al Salam Museum, sorgerà nei pressi della Moschea del Profeta a Medina, e introdurrà i visitatori alla storia della città e di questo antichissimo e sacro edificio; l’Al-Safiyyah Museum&Park, anch’esso nei pressi della Moschea, interamente interattivo, è invece dedicato alla creazione dell’universo e alle storie dei Profeti. Infine, il Prince Mohammed bin Salman Museo, realizzato dal Ministero della Cultura in collaborazione con la King Abdulaziz Foundation for Research and Archives, presenterà la storia della calligrafia araba.
I NUOVI MUSEI DI GEDDA
Seconda città del Paese, sulle rive del Mar Rosso, Gedda è stata sin dall’antichità un fiorente centro di commerci uno degli snodi carovanieri più importanti sulla via dell’Hajj, il tradizionale pellegrinaggio alla Mecca; a queste radici rende omaggio il Red Sea Museum, dedicato al rapporto fra la città e il mare, alla storia della navigazione, del commercio e dell’Hajj, appunto. La figura del musicista saudita Tarek Abdel Hakim, scomparso nel 2012, rivive al museo a lui dedicato, Tarek Abdel Hakim Museum, che ripercorre la sua carriera e insieme la storia della musica araba moderna. Infine, il TeamLab, il museo dedicato all’arte digitale giapponese espone i risultati della convergenza fra arte e tecnologia, nell’ambito di una collaborazione decennale con il Ministero della Cultura saudita.
– Niccolò Lucarelli
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