I disegni di Francisco Goya e George Grosz in mostra a Palazzo Pigorini di Parma

Vissuti a 150 anni di distanza, i due artisti hanno criticato ferocemente la guerra e i vizi della politica attraverso lo stile tagliente e caricaturale dei propri disegni. Tra le opere esposte c’è anche il celebre “Capriccio 43: Il Sonno della ragione genera mostri”

La satira sociale, l’opposizione alla guerra e alle sue violenze, il racconto dei vizi e delle virtù umane: tanti sono i punti di contingenza presenti nella produzione di Francisco Goya (Fuendetodos, Spagna, 1746 – Bordeaux, 1828) e George Grosz (Berlino, 1893 – 1953), separati da 150 anni di storia eppure accomunati dallo stesso stile crudo, tagliente e disincantato. Queste sono le premesse della mostra GOYA – GROSZ Il sonno della ragione, ospitata 23 settembre 2022 al 13 gennaio 2023 a Palazzo Pigorini di Parma, che offre una ricognizione sui momenti più importanti della ricerca dei due artisti.  

LA MOSTRA DI FRANCISCO GOYA E GEORGE GROSZ A PARMA 

La caricatura è uno dei fili conduttori della mostra, lo strumento utilizzato in momenti diversi da Goya e Grosz per descrivere il cosiddetto “mostruoso verosimile” e dar forma a un grottesco capovolgimento della realtà grazie al quale le incongruenze emergono in superficie. La mostra, a cura di Didi Bozzini e Ralph Jentsch, prende il nome da due autoritratti di Goya: quello della Tavola n°. 1, di profilo e ad occhi aperti, in cui l’artista non ritrae il proprio volto ma la sua maschera, e dal celebre Capriccio 43 – El sueño de la razon produce monstruos (Il sonno della ragione genera mostri), dove la figura sopita è attorniata da creature mostruose. Il percorso espositivo, distribuito sui due piani di Palazzo Pigorini, presenta tutte le ottanta incisioni dei Capricci di Goya datate 1799, oltre ad alcune tavole del ciclo de I Disastri della guerra, un racconto delle barbarie e delle sopraffazioni avvenute durante il periodo della guerra d’indipendenza spagnola. Lo stesso tema ritorna nei lavori di Grosz, fondatore del movimento Dada berlinese che profetizzò l’avvento del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale, con dipinti come A Piece of My World II/The Last Battalion del 1938, in cui viene raffigurato un contingente disperato di soldati alla ricerca di cibo che arranca in mezzo a una terra devastata.  

George Grosz, Self Portrait with Bird of Prey and Rat, 1940, Crediti fotografici George GroszEstate, Courtesy Ralph Jentsch Berlin

George Grosz, Self Portrait with Bird of Prey and Rat, 1940, Crediti fotografici George GroszEstate, Courtesy Ralph Jentsch Berlin

L’ATTUALITÀ DELLE OPERE DI GOYA E GROSZ 

I diversi tempi storici, trattenuti nelle forme stravolte di questi due artisti, rivelano la medesima propensione verso una difformità del reale da cui emergono paure e consapevolezze che hanno continuato a scavare la modernità e che non cessano di interrogare il presente”, ha commentato il sindaco di Parma Michele Guerra, a proposito dei contenuti proposti in GOYA – GROSZ Il sonno della ragione, che non smettono di trovare riscontro anche nella nostra epoca. L’attualità ha proiettato una luce diversa su ciascuna delle opere esposte e sulla mostra nel suo insieme, perché tutti i vizi e le perversioni dipinte da Goya e Grosz non sono di certo scomparsi, ma avvelenano ancora e sempre i giorni nostri. In realtà, tutto è cambiato perché poco o nulla cambiasse”, aggiungono i curatori. “Le incisioni di Goya e i dipinti di Grosz non ci parlano di una storia antica, ma di quella che stiamo vivendo quotidianamente. Il sonno della ragione e i mostri che esso produce sono sempre gli stessi, a Madrid nel 1799 come a Berlino negli anni ’20 o nell’intero Occidente oggi”.  

– Giulia Ronchi  

GOYA – GROSZ. Il sonno della ragione
A cura di Ralph Jentsch e Didi Bozzini
23 settembre 2022 – 13 gennaio 2023
Palazzo Pigorini
Str. della Repubblica, 29A, Parma
[email protected]
https://www.comune.parma.it/cultura  

 

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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