La Chiesa del Carminiello a Toledo di Napoli riapre con Bill Viola
Alle spalle di via Toledo, e a due passi da piazza del Plebiscito, si trova la Chiesa del Carminiello. Un gioiello architettonico che riapre al pubblico con una importante mostra dell’artista Bill Viola
Un grande progetto di arte sacra contemporanea riapre un gioiello architettonico nel cuore di Napoli, da tempo escluso dallo sguardo del pubblico. A partire dal 2 settembre fino all’8 gennaio 2023, nei suggestivi spazi della seicentesca Chiesa del Carminiello a Toledo di Napoli, trovano ospitalità i “martiri” di Bill Viola (New York, 1951), con la mostra Ritorno alla Vita. Un titolo non banale dal momento che il progetto è stato pensato appositamente per celebrare la nuova vita della chiesa che dopo anni di chiusura torna finalmente ad accogliere i fedeli. “Siamo orgogliosi di portare un grande artista internazionale a riaprire al pubblico un luogo di così inestimabile valore”, spiega Francesca Orlandini di VanitasClub, team curatoriale del progetto insieme al Bill Viola Studio e in collaborazione con l’associazione religiosa Asso. Gio. Ca. “La parola greca ‘martire’ originariamente significava ‘testimone’, continua la curatrice. “Così come i martiri rappresentati da Bill Viola, oggi anche noi siamo chiamati ad essere testimoni della sofferenza degli altri, in un mondo in cui ogni forma di distanza spazio-temporale è ormai annullata dall’azione dei mezzi di comunicazione. Così l’artista vuole spronarci, prendendo esempio dalle vite passate di azione dei martiri, a reagire alle nostre vite moderne di inazione”. Le cinque videoinstallazioni in mostra guidano il pubblico nell’azione e alla scoperta della piccola chiesa incastonata nella facciata di un palazzo storico di Napoli, in Via Carlo de Cesare 30 nei Quartieri Spagnoli e alle spalle di Via Toledo. L’edificio si contraddistingue per il pavimento maiolicato ad opera della bottega di Giuseppe e Donato Massa, conosciuti per gli interventi condotti nei luoghi sacri più importanti di Napoli nel XVIII secolo e soprattutto per aver realizzato l’internazionalmente noto Chiostro del Monastero di Santa Chiara.
– Valentina Muzi
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