La nuova performance di Giulio Marchetti è una dedica a Marina Abramović
Con l’opera dal titolo “The artist is present but...”, con una Marina Abramović seduta di fronte a un computer, l’artista, illustratore e poeta romano, ha voluto omaggiare una celebre performance
“Ci sono situazioni scolpite nell’immaginario, stereotipate fino alla noia, immagini in cui una presenza o un gesto vengono ancorati inscindibilmente ad un’altra specifica presenza o ad un altro specifico gesto. Visivamente, cioè, risulta improbabile immaginare l’abbraccio di una madre senza il bambino, la grotta di Natale senza Gesù, la Pietà di Michelangelo senza il Cristo”.Con queste parole l’artista Giulio Marchetti (Roma, 1982) introduce la sua nuova opera The artist is present but… un omaggio alla celebre performance di Marina Abramović, The Artist is Present.
L’OMAGGIO DI GIULIO MARCHETTI ALLA CELEBRE PERFORMANCE DI MARINA ABRAMOVIĆ
L’artista, illustratore e poeta ha voluto così omaggiare l’artista serba riproponendo la sua celebre performance The Artist is Present, nella quale lei è seduta immobile di fronte al pubblico, fissando il suo partner del momento senza dimostrare alcun tipo di emozione. Come è noto, la suddetta scena è plasticamente immortalata con l’artista seduta ad un lato del tavolo ed un visitatore seduto di fronte. Marchetti invece trancia di netto la doppia presenza. Impone dunque una solitudine. Una solitudine fatta non di sguardi, ma di schermi. Una solitudine mediata – come sempre più spesso avviene oggi – dal mezzo tecnologico. È questa vera presenza, oppure è un “senza”?
TUTTI GLI OMAGGI ALL’ARTE DI GIULIO MARCHETTI
Il visual-artist romano non è nuovo agli omaggi illustri: tempo fa ha messo idealmente le mani sul capolavoro conservato nella basilica di San Pietro in Vaticano, la Pietà di Michelangelo. Ne ha fatto una copia realizzando una Madonna che piangeva un Cristo fisicamente assente ma che idealmente si faceva presente solo agli occhi della madre “protesizzati” da un visore VR di ultima generazione. Un’analisi su quanto l’assenza possa pesare nella vita di chi deve elaborare un lutto e di come gli strumenti tecnologici possano compensare questa mancanza rendendo virtualmente presenti le persone care, in una misura che possa essere quantomeno consolatoria. L’altra dedica è più recente e riguarda il cantante Achille Lauro del quale ha dipinto un ritratto in forma di “stripper”, come l’omonimo brano che ha portato all’Eurovision Song Contest a Torino come portacolori della Repubblica di San Marino.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati