Arte e climate change. Il progetto tra Piemonte e Francia
Nell’ambito del programma europeo Interreg mette insieme le Langhe, il Monferrato e il Roero, con la Costa Azzurra, tra arte contemporanea e tutela del patrimonio
Sì, d’accordo, ci sono nomi importanti e di fatto l’artweek torinese è già iniziata. Però questa è anche un’iniziativa che coinvolge l’arte contemporanea, ma non è solo questo. Anzi, è innanzitutto qualcos’altro.
DAL PIEMONTE ALLA COSTA AZZURRA NEL SEGNO DELL’EUROPA
Cominciamo dal nome, che – come spesso accade quando si ha a che fare con la Comunità Europea – è un acronimo bizantineggiante. Il Programma Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020 punta a mettere insieme realtà di diversi Paesi del continente, in un’ottica di cooperazione transalpina. In particolare, qui abbiamo a che fare con un territorio italiano, quello che riunisce (anche grazie al riconoscimento dell’Unesco) le Langhe, il Monferrato e il Roero, con la Costa Azzurra. Due territori che magari non vengono associati immediatamente alle catene montuose, ma che invece vivono di alture variamente popolate e antropizzate. A questo gemellaggio si uniscono, con le rispettive competenze e missioni, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – che nasce a Guarene prima che a Torino – e la nizzarda Villa Arson, centro che coniuga formazione, ricerca e programma espositivo.
ARTE CONTEMPORANEA E TUTELA DEL TERRITORIO
Questo complesso di istituzioni ha dato vita al progetto Prospettive / Perspectives, che ha il suo cardine, come si diceva, nella sensibilizzazione sul tema del cambiamento (o, come qualcuno più precisamente dice, disastro) climatico. E uno degli strumenti al servizio di tale scopo è per l’appunto l’arte contemporanea, nella sua capacità di calarsi nel presente con uno sguardo anticipatorio e insieme partecipativo. Per citare il manifesto dei promotori, l’obiettivo generale consiste nel “promuovere la tutela e la fruizione consapevole del territorio attraverso l’arte contemporanea nel rispetto del paesaggio, della biodiversità, dell’ambiente nel suo complesso e della cultura”. Che, fra le altre cose, significa ragionare in maniera seria e finanche radicale sul concetto di turismo sostenibile, come ha sottolineato il meteorologo Luca Mercalli durante la presentazione del progetto.
LIAM GILLICK, HITO STEYERL E GLI ALTRI ARTISTI FRA ITALIA E FRANCIA
Fatta questa premessa, che – lo ripetiamo – non è soltanto un cappello introduttivo ma il cuore pulsante dell’iniziativa, veniamo ai nomi. In Italia, con inaugurazione fissata a marzo 2023, saranno due i Comuni coinvolti: Neviglie, con una scultura di Jean-Marie Appriou (Brest, 1986), e Roddino (nota ai gourmand per la mitica Osteria Da Gemma), dove invece saranno di scena Liam Gillick (Aylesbury, 1964) e Hito Steyerl (Monaco di Baviera, 1966) con una pittura che ricoprirà uno storico edificio del borgo. A sovrintendere curatorialmente l’operazione sarà lo statunitense Tom Eccles. Per quanto riguarda invece il versante francese, è stato scelto Gino Gianuizzi – fondatore dello spazio bolognese Neon – per coordinare un percorso processuale che interesserà le vallate intorno a Nizza. In questo caso la platea degli artisti è più ampia, essendo composta da tre duo (Stalker, Drifters e ZimmerFrei) e due singoli (la francese Stéphanie Nava e la tedesca Dörte Meyer).
Marco Enrico Giacomelli
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