Arimondi Circle. A Roma una nuova home gallery non profit
Una nuova home gallery ha aperto nella prima periferia romana, a Portonaccio. Arimondi Circle, nata per iniziativa della mecenate Luisa Melara, ha già un programma molto ambizioso
Dopo Andrea Festa, apre un’altra home gallery nella Capitale, ma la sua natura è completamente differente. Arimondi Circle è uno spazio non profit nel quartiere di Portonaccio – si trova proprio vicino alla discoteca Qube, nei pressi della stazione Tiburtina – con l’obiettivo di valorizzare soprattutto l’arte italiana.
ARIMONDI CIRCLE: LA MOSTRA INAUGURALE
È situata in un loft al quarto piano di una vecchia rimessa di autoveicoli in Via Arimondi 3 poi adibita a ospitare appartamenti e studi d’artista. Ha inaugurato la nuova stagione espositiva con Piegare le stelle(11 ottobre 2022 – 6 gennaio 2023), personale dell’astrattista Cesare Berlingeri (Cittanova, Reggio Calabria, 1948), uno dei più importanti artisti viventi calabresi, con alle spalle 50 anni di attività. Nel 2012 fu Achille Bonito Oliva ad animare l’intero edificio con una esposizione dedicata proprio alla verve di questo condominio di artisti. Dopodiché, l’avvocatessa e manager d’impresa Luisa Melara, insieme a Barbara Santoro e Cesare Biasini Selvaggi, ha deciso di fondare una live-arting gallery all’interno dell’ex studio dell’artista Piero Pizzi Cannella.
CHI È LUISA MELARA
Luisa Melara non è una collezionista, parla di sé come di una mecenate che sostiene progetti di promozione e ricerca artistica. Ha finanziato la realizzazione, durante la pandemia, di un murale di Alice Pasquini al civico 5 di via Arimondi. One City, promosso in collaborazione con CGIL Fillea e Nuove Ri-Generazioni, è stato inaugurato il 30 ottobre 2020 e dedicato alla memoria di Ebru Timtik, avvocatessa turca morta dopo giorni di digiuno il 27 agosto 2020. Aveva intrapreso lo sciopero della fame per richiedere rispetto dei diritti umani.
IL FUTURO DI ARIMONDI CIRCLE
Lo spazio aveva già preso il via nel 2019, quando era stata ospitata la mostra collettiva The best is yet to come, che aveva visto Biasini Selvaggi collaborare con 10 gallerie romane, selezionando un artista emergente per ciascuna.
Per il futuro, invece, saranno proposti due progetti l’anno, uno local e uno “g-local”, strutturando eventi collaterali di approfondimento. L’arte avrà il ruolo anche di agevolare il confronto con l’attualità. “A quella di Berlingeri”, spiega Biasini Selvaggi, “seguirà una mostra dedicata ad artisti romani o attivi a Roma. Si coinvolgeranno gli spazi indipendenti e, a prescindere del medium d’espressione, si guarderà agli under 40, chiamando anche giovani curatori. L’esposizione inaugurerà in primavera e rimarrà aperta fino a settembre. Il progetto più internazionale, ad ottobre 2023, sarà invece un focus sull’arte contemporanea iraniana. Siamo interessati sia alla tradizione artistica di questo popolo, sia al momento critico attuale che sta vivendo, carico di numerose sfide sociali. Gli artisti saranno emergenti e mid-career”.
Ci saranno inoltre una serie di incontri per raccontare l’attualità iraniana dal punto di vista politico-sociale ed economico con storici ed esperti di cultura iraniana. “La mostra funzionerà come un’agorà”,continua il curatore, raggiunto da Artribune.”Ogni progetto sarà accompagnato da un catalogo, pubblicato da Arimondi Circle e distribuito gratuitamente. Tutte le attività non sono infatti a scopo di lucro”.
Giorgia Basili
apertura al pubblico: su appuntamento
via Giuseppe Arimondi 3 – Roma, 4° piano ingresso libero
per prenotazioni visite: [email protected] per informazioni: [email protected]
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