Le mostre da vedere a Torino nella settimana di Artissima

L’Art Week torinese è in partenza. Ecco le mostre da non perdere se siete a Torino per la fiera. In città ma anche nei dintorni

Si avvicina l’appuntamento con Artissima, a Torino, dal 4 all’8 novembre. La fiera d’arte contemporanea, giunta quest’anno alla sua 29esima edizione, porta in città addetti ai lavori da tutto il mondo, ma anche estimatori e appassionati d’arte, che non resteranno delusi dal palinsesto di mostre e appuntamenti fruibili in concomitanza con la rassegna del Lingotto. Eccone una selezione.

Livia Montagnoli

LISETTA CARMI E GREGORY CREWDSON ALLE GALLERIE D’ITALIA

A piazza San Carlo, gli spazi disegnati da Michele De Lucchi a Palazzo Turinetti, inaugurati lo scorso maggio, sono dedicati, oltre che al Barocco, alla fotografia, intesa come strumento di approfondimento e indagine della realtà immediato e d’impatto. Suonare forte è il titolo della retrospettiva a cura di Giovanni Battista Martini dedicata a Lisetta Carmi (Genova, 1924 – Cisternino, 2022): della fotografa sono esposte oltre 150 foto scattate tra gli Anni Sessanta e Settanta, inclusi lavori salienti come il reportage sul mondo dei travestiti o i ritratti di Ezra Pound.
Gregory Crewdson (New York, 1962) è invece il primo dei grandi autori internazionali che hanno risposto alla chiamata delle Gallerie d’Italia, intenzionata a sondare, attraverso il linguaggio fotografico, tematiche di urgenza sociale, civile, ambientale. A Torino, il fotografo presenta in anteprima mondiale il terzo capitolo – Eveningside, a cura di Jean-Charles Vergne – della trilogia iniziata con Cathedral of the Pines (2013-14) e An Eclipse of Moths (2018-19).
La mostra riunisce per la prima volta le tre serie dell’autore specializzato in staged photography (facendo ricorso, cioè, ai mezzi propri del cinema, ed evocandone l’iconografia). A corredo, nella sala multimediale, il backstage viene narrato nel video Making Eveningside, con musiche originali di James Murphy degli LCD Soundsystem, e Stuart Bogie, polistrumentista compositore americano.

https://www.gallerieditalia.com/it/torino/

Gregory Crewdson, The Family Doctor, 2021 2022, Stampa digitale ai pigmenti, 87,6 × 116,8 cm © Gregory Crewdson

Gregory Crewdson, The Family Doctor, 2021-2022, Stampa digitale ai pigmenti, 87,6 × 116,8 cm © Gregory Crewdson

ARTHUR JAFA ALLE OGR

RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON è il titolo della prima personale dedicata all’artista e regista statunitense Arthur Jafa (Tupelo, 1960) da un’istituzione italiana. Si tratta di una crasi linguistica che associa i nomi di tre celebri chitarre elettriche (Arthur Rhames, Pete Cosey, Ronny Drayton), evocando la materia d’indagine del progetto, che si concentra sulle influenze della Black music statunitense per tracciare un ritratto articolato e complesso della cultura afroamericana, al di là degli stereotipi e delle categorizzazioni. L’attività di Jafa – Leone d’Oro come miglior artista a Venezia nel 2019, per l’opera The White Album – si concentra infatti da tempo sulla messa in discussione di assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali.
Il progetto allestito alle OGR, che si presenta come unica installazione ideata per il Binario 1, è frutto di una collaborazione con Serpentine, nell’ambito della mostra itinerante A Series of Utterly ImprobableYet Extraordinary Renditions. Il 4 novembre, in occasione del vernissage, lo spazio del Duomo ospiterà il concerto del pianista e compositore jazz Jason Moran, con la violoncellista e compositrice Okkyung Lee e il bassista Melvin Gibbs, in un’esibizione studiata da Jafa.

https://ogrtorino.it/

Arthur Jafa, Billboard, Arthur Jafa_ LIVE EVIL, LUMA Arles, France, April 14–December 31, 2022© Arthur Jafa, Courtesy of the artist, LUMA Arles and Gladstone Gallery. Ph. Andrea Rossetti

Arthur Jafa, Billboard, Arthur Jafa: LIVE EVIL, LUMA Arles, France, April 14–December 31, 2022© Arthur Jafa, Courtesy of the artist, LUMA Arles and Gladstone Gallery. Ph. Andrea Rossetti

LE MOSTRE DELLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO

Il 3 novembre inaugurano alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo quattro progetti. Backwards Ahead indaga il concetto di tempo, “in avanti” e “indietro”, mettendo in discussione l’idea di una progressione lineare, a partire dai lavori in collezione e attraverso i linguaggi della scultura, dell’installazione e della fotografia. È invece un’installazione audiovisiva il progetto di Lawrence Abu Hamdan, dal titolo Air Pressure ((A Diary of the sky), che si concentra sullo spazio aereo libanese, e su una condizione di onnipresente e intenso inquinamento acustico (“violenza atmosferica”, secondo l’artista) che influenza la vita del popolo libanese. Diana Policarpo, artista vincitrice del Premio illy Present Future 2021, è invece protagonista con la personale Liquid Transfers: fulcro della mostra è l’installazione audio video multicanale, in formato video essay, che esplicita la ricerca dell’artista sull’universo dei funghi e sulle implicazioni economiche, sociali e politiche del loro impiego nel corso della storia moderna e contemporanea. La personale di Victor ManEyelids, Towards Evening – raccoglie invece diciannove opere dell’artista rumeno focalizzate sui generi del ritratto e dell’autoritratto.

https://fsrr.org/

Andra Ursuta, Vandal Lust, 2013. Courtesy the artist, David Zwirner and Ramiken, New York. © Andra Ursuţa. Ph. Dario Lasagni.

Andra Ursuta, Vandal Lust, 2013. Courtesy the artist, David Zwirner and Ramiken, New York. © Andra Ursuţa. Ph. Dario Lasagni

MICHAL ROVNER ALLA FONDAZIONE MERZ

Alert è il progetto site specific pensato dall’artista israeliana Michal Rovner (Tel Aviv, 1957) per la Fondazione Merz. Solo per la prima settimana di apertura, a partire dal 31 ottobre, sarà visibile l’installazione ideata per il cortile della fondazione (il 4 novembre, dalle 18 alle 20, la visita è in compagnia dell’artista), che invece fino alla fine di gennaio accoglierà l’allestimento di videomapping perfezionato per gli spazi interni. L’animale guida di Rovner è lo sciacallo, caricato di molteplici significati, dalla simbologia antica che lo riconduce alla figura divina di Anubi alla metafora della diffidenza e della paura dell’altro al giorno d’oggi. A quest’ultimo tema fa riferimento la sezione documentaristica sull’esperienza migratoria, realizzata in collaborazione con Bbc e Unhcr: per riflettere sulla crisi dei rifugiati, infatti, Michal Rovner ha trascorso notti tra i campi bui, in attesa di un incontro con gli sciacalli, ripresi con una camera a infrarossi.

https://www.fondazionemerz.org/

Michal Rovner, Night -11, 2016, Archival Pigment Print. Courtesy the artist and Pace Gallery

Michal Rovner, Night -11, 2016, Archival Pigment Print. Courtesy the artist and Pace Gallery

CHIARA CAMONI E L’ATELIER DELL’ERRORE ALLA GAM

Dal 3 novembre, la GAM accoglie il confronto tra Chiara Camoni e il collettivo L’Atelier dell’Errore, che genera il progetto Hic sunt Dracones. Nel dialogo tra i due metodi artistici emerge il comune approccio germinativo alla creazione dell’opera, soggetta a un processo di metamorfosi e aggiunte progressive, che modificano le forme senza che possa mai dirsi raggiunto un esito definitivo. Sono opere che rifuggono da ogni classificazione, e tengono insieme più immagini, più tempi, più momenti. Come i draghi, esseri ibridi, polimorfi e magici.
In parallelo va in scena l’Ottocento piemontese, con opere “dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento” attinte dalle collezioni della Galleria d’Arte Moderna. L’obiettivo è quello di riflettere su un periodo di grande fermento artistico, politico e culturale che ha animato in particolar modo il Piemonte.

https://www.gamtorino.it/

Ottocento ‒ Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento, exhibition view, 2022. Ph. Perrottino

Ottocento ‒ Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento, exhibition view, 2022. Ph. Perrottino

REGINA JOSÉ GALINDO AL PARCO ARTE VIVENTE

Riapre al pubblico il 4 novembre, in occasione dell’inaugurazione di Tierra, il Parco Arte Vivente di Torino, trasformato dalle installazioni di Regina José Galindo (Città del Guatemala, 1974), per la mostra a cura di Marco Scotini. La personale dell’artista guatemalteca, attivista impegnata sul tema della giustizia sociale che indaga attraverso pratiche performative, segue un filone già avviato al PAV, impegnato a evidenziare le relazioni che intercorrono tra sfruttamento ambientale e soggetti oppressi. La performance Tierra (2013) dà il titolo alla mostra torinese, ma la carriera di Galindo, che dalla fine degli Anni Novanta utilizza il suo corpo come strumento di un’intensa pratica artistica di denuncia, è presentata al PAV anche attraverso altre performance emblematiche sui temi dell’ecologia, tra crisi energetica e corruzione politica ed economica, da Mazorca (2014) a Coal to light the fire, lavoro inedito dell’artista.

http://parcoartevivente.it/

Regina José Galindo, Mazorca, 2014. Photograph, glossy print on dibond, 150 x 100 cm. Courtesy the artist and Prometeo Gallery Ida Pisani, Milan- Lucca

Regina José Galindo, Mazorca, 2014. Photograph, glossy print on dibond, 150 x 100 cm. Courtesy the artist and Prometeo Gallery Ida Pisani, Milan- Lucca

ROBERT DOISNEAU DA CAMERA

Non ha bisogno di molte presentazioni l’antologica dedicata da Camera a Robert Doisneau (Gentilly, 1912 – Montrouge, 1994), introdotta in locandina dal celeberrimo bacio (Le baiser de l’Hôtel de Ville) immortalato a Parigi nel 1950. In mostra oltre 130 immagini provenienti della collezione dell’Atelier Robert Doisneau, per indagare non solo la capacità di rappresentare il quotidiano dell’autore francese, ma anche la libertà espressiva delle sue composizioni, che innestano sulle dinamiche surrealiste un approccio ironico al soggetto.

https://camera.to/

Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau

Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau

SIMON STARLING (PER TIEPOLO) ALLA PINACOTECA AGNELLI

Si ripete con una seconda edizione il progetto Beyond the Collection, che con cadenza annuale mette in dialogo un’opera della Pinacoteca Agnelli con altri lavori in prestito da istituzioni nazionali e internazionali, la riattiva attraverso l’intervento di artiste e artisti contemporanei. Tiepolo x Starling allude al legame stabilito dall’artista inglese Simon Starling (protagonista anche alle Gallerie Estensi di Modena, in dialogo con Tintoretto) con l’Alabardiere in un paesaggio di Giambattista Tiepolo. Il progetto, avviato nel 2019, porta Starling in cerca della parte mancante della tela settecentesca, attraverso fotografia, scultura e installazione, per evocare una nuova narrazione del quadro. Per l’occasione, in Pinacoteca, sono allestite altre opere del Tiepolo in prestito da collezioni internazionali, che offrono all’artista inglese nuove chiavi di interpretazione.

https://www.pinacoteca-agnelli.it/

Simon Starling, Pedigree English Greyhound, Valldemossa dell’Attimo Fuggente (Vera) photographed at Four Studios, Mirafiori Car Plant, Turin, 2019. 100 x 140 cm

Simon Starling, Pedigree English Greyhound, Valldemossa dell’Attimo Fuggente (Vera) photographed at Four Studios, Mirafiori Car Plant, Turin, 2019. 100 x 140 cm

MARINELLA SENATORE E JOHN CONSTABLE ALLA REGGIA DI VENARIA

Inaugura il 4 novembre (e sarà esposta fino all’8 gennaio 2023) l’installazione luminosa di Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) alla Venaria Reale, in piazza dell’Annunziata. Ispirata alle tradizionali luminarie del Sud Italia, Assembly si è già resa protagonista a Londra l’estate scorsa, in occasione del progetto Afterglow promosso dalla Galleria Mazzoleni. Ma l’artista porta alla reggia anche sei piccole sculture di luce site specific, esposte fino al 5 febbraio nell’Anticamera dei Valletti a piedi, al Piano nobile.
E prosegue la mostra dedicata alla pittura di paesaggio di John Constable. L’artista inglese è protagonista con i suoi paesaggi dell’anima, attraverso una sessantina di opere che spaziano dagli schizzi e dai dipinti di piccole dimensioni realizzati en plein air ai più vasti e iconici paesaggi romantici, come la celebre veduta di Stratford Mill.

https://lavenaria.it/

John Constable, exhibition view at Venaria Reale, Torino, 2022. Ph. Luigi De Palma

John Constable, exhibition view at Venaria Reale, Torino, 2022. Ph. Luigi De Palma

OLAFUR ELIASSON AL CASTELLO DI RIVOLI

Con Orizzonti tremanti, mostra a cura di Marcella Beccaria, dal 2 novembre Olafur Eliasson (Copenaghen, 1967), protagonista anche a Firenze, con la personale di Palazzo Strozzi, arriva al Castello di Rivoli. Per l’occasione la Biblioteca del castello allestisce una speciale sala di lettura, con una selezione di quasi cento cataloghi monografici che coprono la produzione dell’artista, a partire dalle primissime mostre personali negli Anni Novanta fino al presente. La mostra si apprezza invece nella Manica Lunga, dove trovano spazio sei opere d’arte immersive (alcune inedite) dalla struttura a cuneo, che giocano su illusioni ottiche provocate da specchi e proiezioni di luce. In particolare nei caleidorama il pubblico osserva schemi complessi di forme in movimento che interagiscono per creare un ambiente visivo e spaziale in continua evoluzione. Ma è anche il legame tra l’artista danese e la sede espositiva di Rivoli a essere celebrato: l’installazione Your circumspection disclosed (1999) è infatti allestita nel mezzanino della Manica Lunga, sala per la quale è stata originariamente ideata dall’artista. E a dicembre, in concomitanza con il 38esimo anniversario del museo, The sun has no money (2008) sarà allestita nella sala a volta del XVIII secolo, per la quale era stata inizialmente progettata da Eliasson.

https://www.castellodirivoli.org/

Esperimenti di luce per la mostra Orizzonti tremanti al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 2022. Ph. Tegan Emerson, courtesy Studio Olafur Eliasson

Esperimenti di luce per la mostra Orizzonti tremanti al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 2022. Ph. Tegan Emerson, courtesy Studio Olafur Eliasson

LA MOSTRA SU BUDDHA AL MAO

La mostra Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista è il risultato di un’indagine che prende le mosse dalle collezioni del MAO per esplorare i significati degli oggetti rituali conservati dal museo, l’evoluzione delle tecniche di restauro e il rapporto tra buddhismo e nuove tecnologie. Un’occasione per ammirare alcune preziose sculture buddhiste di provenienza cinese mai esposte prima al pubblico, in un percorso che privilegia il dialogo temporale e geografico, reso possibile anche dalla collaborazione con altre istituzioni museali, come il Museo delle Civiltà di Roma e il Museo di Arte Orientale di Genova.

https://www.maotorino.it/

Buddha10, Exhibition view at Mao, Torino, 2022

Buddha10, Exhibition view at Mao, Torino, 2022

LE MOSTRE FUORI CITTÀ

Anche fuori città il palinsesto di mostre e appuntamenti culturali non difetta in spessore e quantità. Dal 7 novembre, il Museo della Ceramica di Mondovì presenta Galassie Peculiari, personale di Tristano di Robilant (Londra, 1964) a cura di Jean Blanchaert, che espone una trentina di opere in vetro e in ceramica (molte inedite) e otto poesie scritte dall’artista e scelte per accompagnare il progetto. Al Castello di Perno (Monforte d’Alba) va in scena l’omaggio a Giulio Paolini (Genova, 1940), per esplorare i rapporti professionali e personali che lo legarono a Giulio Einaudi e Italo Calvino nel perimetro delle Edizioni Einaudi e del Castello di Perno, che della casa editrice fu base operativa, per poco meno di un lustro (e al Lingotto, il 4 novembre, si terrà la presentazione del volume Giulio Paolini – O.D.E.). Il Castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo) dedica invece una mostra a Christo e Jeanne-Claude (Christo e Jeanne-Claude. Projects), esponendo circa sessanta opere tra tecniche miste, collage, fotografie e video, insieme ad altri lavori di alcuni artisti che hanno influenzato la loro produzione. L’esposizione è accompagnata da un’inedita installazione sonora, a cura del progetto Avant- dernière pensée, che si articolerà lungo il percorso espositivo. A Pavarolo, Antonietta Raphael (Kaunas, 1895 – Roma, 1975), Kiki Smith (Norimberga, 1954), Cindy Sherman (Glen Ridge, 1954) sono protagoniste della mostra De Rerum Natura, allestita presso lo Studio Felice Casorati, nella casa che fu dimora estiva dell’artista alle porte di Torino: tre artiste di epoche diverse esplorano qui le relazioni tra l’uomo e la natura, appello a ritrovare una dimensione più intima e ad avviare un confronto con il proprio io, favoriti dall’atmosfera del rifugio-atelier di Casorati (che si visita, con il giardino che circonda l’abitazione, oltre la mostra, per apprezzare l’opera di due giovani artisti – Chiara Di Luca (Milano, 1996) e Aronne Pleuteri (Erba, 2001) – presentati dalla Collezione Iannoccone). Venerdì 4 novembre, lo Studio ospiterà un talk incentrato sulla memoria, mettendo a confronto diverse realtà museali del territorio.

https://www.museoceramicamondovi.it/
https://castellodiperno.it/
https://www.fondazionecosso.com/
casorati.net/pavarolo/

Surrounded Islands, Biscayne Bay, Greater Miami, Florida, 1980 83. Ph. Wolfgang Volz,courtesy Christo and Jeanne Claude Foundation

Surrounded Islands, Biscayne Bay, Greater Miami, Florida, 1980-83. Ph. Wolfgang Volz,courtesy Christo and Jeanne Claude Foundation

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