Torino Art Week 2022. Le immagini da The Others, fiera della sperimentazione

Dopo la forma a stella del 2021, The Others sperimenta per questa sua 11ma edizione l’archetipo del labirinto e del game che, nelle parole del suo fondatore Roberto Casiraghi, diventa “niente più di un gioco, dove trovare un tesoro dietro l’angolo, che è l'opportunità di ritrovare ciascuno la propria strada"

Dopo APART, Flashback e Paratissima, tra le fiere collaterali di Artissima ha riaperto i battenti anche The Others – la kermesse di Roberto Casiraghi e Paola Rampini dedicata a gallerie emergenti, spazi no profit e artist run space – nuovamente sotto le grandi arcate nerviane del Padiglione 3 di Torino Esposizioni per la sua XI edizione. “Il nuovo board curatoriale mette in evidenza la forte multidisciplinarietà di quest’anno”, spiega ad Artribune il suo direttore artistico Lorenzo Bruni, affiancato in questa edizione dalle curatrici Daniela GraboschLydia Pribisova e Marta Orsola Sironi.

THE OTHERS 2022. IMPRESSIONI DALLA FIERA

Si tratta, infatti, di progetti molto legati alla processualità, come quello proposto dal collettivo austriaco Los Dadores de Dolor nello stand di Kusthalle Graz che ricrea la “carne umana” formattata e compattata in blocchi dalla pelle artificiale in silicone, sottoposta a un trattamento di tatuaggio perpetuo. Processualità che si ritrova nei tanti appuntamenti in fiera, come il programma di The Others sound, a cura di TUM, che con una selezione musicale ad hoc anima il suo spazio esterno, fino a tarda notte. O quello dei tanti festival – dal Festival delle Colline Torinesi per il teatro a Torino Graphic Days – che qui trovano non solo una vetrina per le loro attività ma una piattaforma attiva di dialogo, dove sperimentare progetti che altrove non troverebbero spazio.

The Others 2022 foto Claudia Giraud

The Others 2022 foto Claudia Giraud

I COLLEZIONISTI A THE OTHERS 2022

Un luogo, la fiera, dove ripensare anche il ruolo del collezionista: un esempio è offerto da Emilio Bordoli che in fiera presenta l’app Operae pensata non solo per archiviare virtualmente la sua collezione di 400 opere, ma anche per creare una community di collezionisti. “Ho scelto The Others perché è un modello di fiera stimolante: qui si percepisce un’aria diversa grazie allo spirito curatoriale che informa ogni stand, pensato come un progetto culturale e non solo per vendere”. Ecco una carrellata di immagini degli oltre 60 espositori provenienti da Italia, Albania, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Paesi Bassi, Perù, Slovacchia e Svizzera, che quest’anno trovano realizzazione in uno spazio espositivo innovativo e originale, a forma di labirinto.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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