Al Museo d’Arte di Anticoli Corrado i giovani artisti omaggiano Giuseppe Capogrossi

Elementi come “spazio, forma, ritmo” non solo hanno reso unica l’estetica di Capogrossi, ma sono anche il titolo della mostra collettiva che celebra il pittore a cinquant’anni dalla morte

Sono passati cinquant’anni dalla morte del grande pittore romano Giuseppe Capogrossi, padre fondatore della pittura informale. Tutti gli elementi che ne hanno contraddistinto l’estetica, quali lo spazio, le forme e il ritmo, ritornano con uno sguardo diverso grazie alla mostra Spazio, forma, ritmo. e a Capo, ospitata nel Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado. Il progetto espositivo, curato da Davide Silvioli e realizzato in collaborazione con il Contemporary Cluster di Roma, vede protagonisti otto artisti, accumunati da una forte sensibilità verso le rivoluzioni artistiche del secolo scorso.

Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado

Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado

IL MUSEO D’ARTE DI ANTICOLI CORRADO OMAGGIA GIUSEPPE CAPOGROSSI

Il titolo della mostra Spazio, forma, ritmo. e a Capo intende sottolineare quanto questi elementi rimangano delle costanti nelle ricerche artistiche, tanto nel passato quanto nel contemporaneo. Ecco infatti che le opere di Giulia Apice, Dario Carratta, Valerio Di Fiore, Marco Emmanuele, Alessandro Giannì, Sue Kennington, Aryan Ozmaei e Andrea Polichetti creano un ponte asimmetrico fra il linguaggio artistico del Novecento e il nuovo alfabeto contemporaneo. Assonanze, citazioni e riferimenti visibili nei lavori esposti sono il risultato tangibile di una continua sperimentazione che si accorda armonicamente con le due opere di Giuseppe Capogrossi: Natura Morta e Nudo femminile. Quest’ultime fanno parte della collezione permanente del museo dove l’artista ha avuto uno studio per diversi anni.

GB15057 Al Museo d’Arte di Anticoli Corrado i giovani artisti omaggiano Giuseppe Capogrossi

Museo Anticoli Corrado

MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ANTICOLI CORRADO: LA STORIA

La storia del museo d’arte di Anticoli Corrado affonda le sue radici nel primo Ottocento ed è legato al Grand Tour. In quel periodo diversi intellettuali iniziarono a esplorare i dintorni di Roma, andando alla ricerca di scorci pittoreschi e nuove fonti d’ispirazione. Tra i vari borghi che puntellano il Lazio non poteva non spiccare Anticoli Corrado, tanto ospitale quanto ricco di elementi peculiari come le architetture e il paesaggio. Col passare del tempo sempre più artisti albergarono nel paesino, attirando l’attenzione dei grandi maestri tra cui Arturo Martini, Pablo Picasso, Marcel Duchamp e lo stesso Capogrossi. Insomma, tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso Anticoli fu un vero e proprio punto di ritrovo per gli artisti, i quali avendo aperto a decine il loro studio nel paesetto, decisero di omaggiarlo donando un’opera realizzata in loco. Ed è proprio così che nacque il primo nucleo della collezione del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, inaugurato nel 1935 dal ministro Giuseppe Bottai. Sculture, disegni, dipinti e stampe costituiscono una ricca collezione che vanta 700 pezzi, ospitati nel palazzo storico del principe Antonio Brancaccio, oggi di proprietà del comune.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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