Su Sky Arte: gli anni dell’adolescenza di Jean-Michel Basquiat
Chi era e cosa faceva Jean-Michel Basquiat prima di trasformarsi nell’icona che oggi tutti conosciamo? A svelarlo è il documentario in onda su Sky Arte giovedì 22 dicembre
L’adolescenza di Jean-Michel Basquiat e l’influenza di New York e del panorama artistico e culturale degli anni Settanta nella sua formazione creativa sono il fulcro del documentario Boom For Real ‒ Gli ultimi anni dell’adolescenza di Jean-Michel Basquiatdiretto da Sara Driver, in onda su Sky Arte giovedì 22 dicembre, giorno in cui nacque il rivoluzionario artista.
IL DOCUMENTARIO SUL GIOVANE BASQUIAT
Basquiat è raccontato appena diciottenne, negli ultimi anni della sua adolescenza, ben prima che diventasse l’icona e il simbolo del graffitismo americano, quando viveva per strada senza una fissa dimora, realizzava graffiti firmati Samo sui vagoni dei treni o sulle porte di casa, ascoltava la musica che amava portandosi dietro uno stereo, scriveva poesie, assumeva LSD e si divideva tra il Mudd Club e il gemello Club 57, due dei più esclusivi locali della scena newyorchese degli anni Settanta.
Erano anni di grande fermento culturale e politico, gli anni della questione razziale, della factory di Andy Warhol, degli eccessi, dell’anarchia creativa in una New York violenta e in profonda crisi economica. Molto prima che l’eroina lo uccidesse a 27 anni, il Basquiat adolescente rivive in tutta la sua genialità: dalla musica alle poesie, anche illustrate, fino all’hip hop e alla street art, la sua arte ribelle esplode in tutte le forme.
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