Blue Monday. Il giorno più triste dell’anno attraverso le opere più tristi della storia dell’arte
Ricorre ogni terzo lunedì di gennaio, e a quanto pare è il giorno dell’anno in cui siamo più inclini alla tristezza. Per contrastare gli effetti del Blue Monday, abbiamo deciso di esorcizzare questo stato d’animo immergendoci nelle atmosfere delle opere più meste della storia dell’arte
Viene “celebrato” – si fa per dire – ogni anno ogni terzo lunedì di gennaio, e ha una caratteristica: quella di essere il giorno più triste dell’anno. Il prossimo Blue Monday ricorrerà il 16 gennaio e, nonostante le motivazioni addotte a giustificarne il mood per niente allegro siano più pseudoscientifiche che altro, oramai è una di quelle “giornate” che vengono rievocate con non poca ironia. Anche se, a quanto pare, una base scientifica ci sarebbe: la nascita del Blue Monday viene attribuita a uno psicologo dell’Università di Cardiff, Cliff Arnall, che avrebbe individuato nel terzo lunedì di gennaio il momento in cui la nostra mente realizza che le feste natalizie sono terminate e che le prossime vacanze sono ancora lontane, determinando quindi una sorta di sconforto. La paternità di questa teoria rimane comunque dubbia, ma a livello pubblicitario e social nel corso degli anni ha riscontrato notevole successo: tanto che noi di Artribune abbiamo deciso di andare a scovare, come sempre, nello sconfinato repertorio iconografico della storia dell’arte opere a tema tristezza o con soggetti tristi o molto tristi. Ma non pensate male: il nostro vuole essere un esercizio catartico – citando Aristotele – per purificarsi dalle emozioni e dai sentimenti negativi per mezzo della finzione artistica. Ecco quindi tutte per voi opere tristissime che vi terranno lontani dalla tristezza, dal Compianto sul Cristo morto di Giotto all’Ecce Homo di Antonello da Messina, per poi immergersi nella Malinconia di Albrecht Dürer e di Edvard Munch, fino alle sconsolate opere di Vincent van Gogh, Goya, Degas e Hopper, non dimenticandoci poi del periodo blu di Picasso.
Desirée Maida
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