Le grandi mostre della Tate di Londra: Mondrian e El Anatsui nella Turbine Hall

Pittura, scultura, ma soprattutto una grande installazione realizzata da un artista africano nell’ambito delle Hyundai Commission della Tate Modern di Londra

La Tate Modern di Londra annuncia un ricco calendario di mostre per la prossima stagione. Ad aprire il mese di aprile saranno due nuove esposizioni, la prima dedicata a Dante Gabriel Rossetti (Londra, 1828-Birchington, 1882)  – prima retrospettiva dell’artista alla Tate e più grande mostra delle sue opere nell’arco di due decenni – la seconda invece focalizzata su Hilma af Klint (Solna, 1862-Stoccolma, 1944) e Piet Mondrian (Amersfoort, 1872-New York, 1944). Sebbene i due pittori non si siano mai incontrati, presentano diversi punti in comune nell’aver inventato un linguaggio artistico che ha trasformato l’arte astratta che prende le mosse dall’osservazione della natura. Inoltre, proprio la Tate ha appena annunciato chi sarà l’artista protagonista della commissione della Turbine Hall: è l’artista ghanese El Anatsui (Anyako, 1944).

El Anatsui

El Anatsui

LO SPAZIO DELLA TURBINE HALL ALLA TATE

La sala delle turbine si trova all’interno della Tate Modern, ed era il luogo in cui una volta erano collocati i generatori elettrici della centrale (infatti il museo si trova in quella che un tempo era la centrale termoelettrica di Bankside). La Turbine Hall è uno spazio espositivo enorme, ha un’altezza pari a un edificio di sette piani e viene utilizzata nella stagione autunnale per esporre grandi installazioni di arte contemporanea. Il progetto, che ha una lunga storia, prosegue ogni anno sotto l’egida delle Hyundai Commission, l’azienda coreana che ha raccolto il testimone delle famose Unilever Series, dal nome della multinazionale che dal 2000 al 2012 ha sponsorizzato allestimenti ormai mitologici quali The Weather Project  di Olafur Eliasson.
Lo spazio, oggi occupato da Cecilia Vicuña (Santiago del Chile, 1948), sarà a partire dall’autunno 2023 campo di azione per El Anatsui. L’artista nato in Ghana e residente in Nigeria è noto per le sue inconfondibili giganti sculture fatte con tappi di bottiglia.

Turbine Hall, Tate Modern Londra

Turbine Hall, Tate Modern Londra

CHI È L’ARTISTA EL ANATSUI

El Anatsui è noto per le sue opere e per i suoi arazzi su larga scala costruiti grazie alla pratica dell’oggetto trovato, riciclato e di uso comune (lattine, legno e tessuti). Ne è un esempio il suo iconico lavoro Kindred Viewpoints (2016) che faceva parte anche della Biennale di Marrakech. Anatsui si è trasferito in Nigeria nel 1975, dove ha iniziato a insegnare arte all’Università del paese assumendo l’incarico di professore di scultura. Negli anni 2000 le sue opere sono diventate estremamente popolari, apparendo in istituzioni quali il British Museum e il Centre Pompidou e ricevendo nel 2015 il Leone d’oro alla carriera alla 56a Biennale di Venezia.
“L’amatissimo Ink Splash II (2012) di Anatsui, un’opera con il tappo di una bottiglia realizzata con filo di rame che si trova nella collezione della Tate, incanta sempre i visitatori e non vediamo l’ora di vedere come quest’artista inventivo si avvicinerà a uno spazio come la Turbine Hall”, ha raccontato Frances Morris, direttrice della Tate Modern. L’artista occuperà la Turbine Hall della Tate Modern in autunno, dal 10 ottobre 2023 fino a metà aprile 2024.

Gloria Vergani

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