Aumenta il biglietto d’ingresso agli Uffizi: 25 euro è la nuova tariffa per l’alta stagione
Preceduto da non poche polemiche, l’aumento stabilito per far fronte al caro energia entra in vigore dal primo marzo, per il solo biglietto di accesso singolo al museo fiorentino. Sconto significativo per i visitatori più mattinieri
25 euro, anziché 20. Dal primo giorno di marzo e per tutto il periodo di alta stagione, che si protrae fino al 31 ottobre, il biglietto di ingresso agli Uffizi subisce un rincaro di cinque euro. L’aumento riguarda il solo ticket di accesso singolo per la Galleria delle statue e delle pitture (che dà accesso anche al Museo Archeologico Nazionale e al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure), mentre resta inalterato il prezzo degli abbonamenti Passepartout 5 Giorni, Passepartout annuale e Passepartout Family, come pure il costo di accesso nel periodo di bassa stagione, che è fissato a dodici euro. Importante ricordare che sotto i 26 anni si continuerà a usufruire di una significativa riduzione, spendendo solo due euro per accedere a tutti gli spazi del museo, mentre non è prevista alcuna agevolazione per i residenti a Firenze (e questo probabilmente è sempre stato il limite più evidente della tariffazione degli Uffizi). L’altra novità, invece, riguarda la fascia oraria mattutina: i visitatori più mattinieri potranno usufruire dello sconto previsto per i ticket emessi tra le 8.15 e le 8.55, pari a sei euro (per un totale di 19 euro).
PERCHÉ AUMENTA IL BIGLIETTO DEGLI UFFIZI
L’aumento era stato sancito dal Cda degli Uffizi all’inizio dell’anno, per far fronte al caro energia ed edilizio. Per ora, però, il provvedimento, il cui annuncio aveva provocato non poche polemiche, non sembra aver scoraggiato il flusso ingente di turisti italiani e stranieri che ogni giorno affolla il museo fiorentino, visitato nel solo mese di gennaio 2023 da 282.532 persone, computo mensile più alto nella storia delle Gallerie degli Uffizi (28% in più rispetto al 2019, l’anno del record assoluto). Stando alle parole del direttore Eike Schmidt, infatti, le prenotazioni (servizio online che comporta anche quattro euro di maggiorazione) per le prossime settimane fanno registrare numeri superiori al consueto, prefigurando la possibilità di battere nuovi record: “Dopo il nostro annuncio dell’adeguamento del prezzo del biglietto – ha spiegato il direttore – non è successo ciò che alcuni avevano previsto, al contrario è esplosa la richiesta dei biglietti: abbiamo decisamente più prenotazioni rispetto al 2019 anche per l’alta stagione”. Anche il ministro Gennaro Sangiuliano, già favorevole all’introduzione di un biglietto di ingresso al Pantheon di Roma, si era detto propenso ad appoggiare un rincaro dei biglietti museali, dal sito archeologico di Pompei agli stessi Uffizi: “Dobbiamo adeguarci agli standard europei (anche se i più noti musei d’Europa, dal Louvre di Parigi al complesso museale berlinese, costano meno, ndr). C’è un discorso morale ed etico: se una cosa vale, dev’essere pagata. Una famiglia media americana che viene da noi in Italia a fare un viaggio investe tra i 10mila e i 20mila dollari, quindi pagare 20 euro per la visita di un bene unico credo che ci possa stare”.
D’altra parte, a Firenze si lavora per implementare i servizi al visitatore, dall’idea di prolungare gli orari di apertura delle Gallerie in alta stagione alla realizzazione del primo ristorante (con pasticceria) nella storia degli Uffizi (ma si attenda ancora la pubblicazione del bando di gara per l’assegnazione dello spazio).
Livia Montagnoli
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