Le Ferrovie dello Stato raccontano il proprio futuro aziendale attraverso l’arte
Rigenerazione urbana, sostenibilità, mobilità e digitale sono alcuni dei punti su cui poggia la nuova visione del gruppo, cui FS ha deciso di dare voce attraverso progetti d’arte contemporanea che, da Milano, si svilupperanno poi in tutta Italia
Un nuovo piano industriale, contraddistinto da quattro Poli di business (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica, Urbano), il cui racconto è stato affidato all’arte contemporanea: è questo il nuovo corso che Ferrovie dello Stato ha intrapreso con Take Your Time, progetto realizzato con il supporto del Gruppo Hdrà e del curatore Renato Fontana che vede protagonisti dodici artisti impegnati nella creazione di opere, artwork speciali, installazioni con la realtà aumentata negli spazi messi a disposizione dai Poli da Nord a Sud d’Italia.
I QUATTRO POLI DI FERROVIE E IL “POLO URBANO” INAUGURATO ALLO SCALO FARINI A MILANO
Raccontati attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, i quattro Poli hanno “un ruolo cruciale per sviluppare un sistema di infrastrutture e di mobilità sempre più integrati e sostenibili a beneficio del Paese”, sottolinea FS sul proprio sito web. Nello specifico, il Polo Infrastrutture si occupa dello sviluppo economico e sociale del territorio, Passeggeri della mobilità delle persone sostenibile per l’ambiente, Logistica della rivoluzione digitale del trasporto delle merci, il Polo Urbano della rigenerazione delle aree urbane di proprietà. Ed è proprio quest’ultimo a essere stato inaugurato a Milano, allo Scalo Farini, all’interno del quale quattro installazioni interpretano il tema della rigenerazione urbana e della sostenibilità delle città del futuro, a opera degli artisti Jonathan Calugi (Una casetta piccola così), Luca Font e Alkanoids (Il gigante tatuato e La mano), e Parisi 1876 (Light design Il fiore di luce). Nei luoghi delle installazioni si trova il QR Code attraverso il quale è possibile ascoltare il brano dedicato al Polo Urbano composto dalla pianista Roberta Di Mario. “Quello di oggi, per il Gruppo Ferrovie dello Stato, rappresenta un nuovo modo di vivere i territori e il rapporto con i cittadini”, ha sottolineato Luca Torchia, Chief Communication Officer del Gruppo FS. “Qui si parla di arte che rigenera, così come noi, attraverso l’attività del Polo Urbano, rigeneriamo i nostri territori, in particolare le aree non più funzionali all’esercizio ferroviario. L’arte rappresenta il modo migliore per approcciarsi alla rigenerazione urbana poiché essa stessa è rigenerazione. Qui abbiamo di fronte dei bellissimi esempi messi a disposizione dei cittadini, nuove espressioni di arte moderna che rappresentano un nuovo modo di collocarsi rispetto al territorio che rinasce. Vogliamo fare da cerniera tra l’arte e i cittadini per renderla fruibile anche a chi in altri modi non potrebbe averla a disposizione”.
IL FUTURO DI FERROVIE DELLO STATO, TRA INNOVAZIONE E RIGENERAZIONE
“Vogliamo rimettere a disposizione delle città i nostri immobili che sono presenti in 2200 località su tutta la rete nazionale e quindi restituire alla città questi vuoti urbani”, ha dichiarato Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano di FS Italiane. “Con quale modalità? Soprattutto quella che rigenera urbanisticamente il quartiere, attraverso un benessere di tipo sociale, economico e soprattutto ambientale. Ciò che vorremmo lasciare a Milano è un segno evidente di mobilità integrata fra quella urbana e quella ferroviaria ricucendo la frattura storica rappresentata dalle infrastrutture ferroviarie non più utilizzate, lasciando funzioni ai cittadini di benessere sociale e soprattutto di sostenibilità ambientale. Quest’anno cercheremo un investitore che, insieme a noi, vorrà investire su questo scalo. Nascerà”, conclude Lebruto, “un nuovo quartiere residenziale, direzionale e ricettivo oltre che favorire lo sviluppo del social housing, con più del 65% destinato a verde pubblico”.
Desirée Maida
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