A Milano omaggio all’artista Antoni Tàpies a 100 anni dalla nascita
La mostra alla Galleria Gracis dedicata al grande maestro catalano, curata da Luca Massimo Barbero, cade nel centenario dalla nascita nel 1923. Ed è tutto pronto anche per il catalogo edito da Marsilio Arte
Ricorre quest’anno il centenario della nascita del grande maestro catalano Antoni Tàpies (Barcellona, 1923-2012) e per l’occasione è in corso fino al prossimo 31 marzo Segno | Memoria | Materia, la mostra personale curata da Luca Massimo Barbero alla Galleria Gracis di Milano nella sede di Piazza Castello. Ma non solo, il prossimo 21 marzo è anche prevista la presentazione del catalogo edito per l’occasione da Marsilio Arte.
LA MOSTRA DI ANTONI TÀPIES DA GRACIS A MILANO
La mostra inaugurata a febbraio alla Galleria Gracis, realizzata con il supporto della Fondazione Hillary Recordati Merkus e di BEL Real Estate Group, ripercorre la produzione di Antoni Tàpies, tra i maggiori protagonisti del secondo dopoguerra spagnolo, attraverso 23 opere dal 1959 al 2006, e ne incardina la pratica artistica e le sue evoluzioni su quei nodi principali indicati in modo netto dal titolo e che hanno trovato un dispiegamento mai conciliante né pacificato nell’indagine sul segno, sulla materia e sulla memoria.
“La pittura di Tàpies è inquieta”, afferma il curatore Luca Massimo Barbero, “rifiuta il roboante gesto per deporsi nelle tenebre, o meglio, la mano non produce il segno del gesto, ma costruisce la spazialità, dispone gli elementi come in un sedimento premonitore e apotropaico”.
ANTONI TÀPIES E L’ITALIA
Tàpies ha lavorato all’incrocio tra materia e segno, per una pratica originalissima della pittura attraverso il ricorso meditato al serbatoio della memoria, dell’immaginario e della simbologia. In contrapposizione a un contesto politico ostile, il regime franchista, e in una costante, quanto autonoma, prossimità alle sperimentazioni delle avanguardie novecentesche. Leone d’Oro per la pittura alla 45ma Biennale Internazionale d’Arte del 1993, Tàpies è stato protagonista dei più grandi momenti espositivi del suo tempo, mantenendo sempre, come sottolineato dal curatore Luca Massimo Barbero, una distintiva libertà espressiva, un’originalità indipendente di pratica e ricerca.
La presenza delle opere di Tàpies segna peraltro un ritorno di uno dei più grandi interpreti dell’arte informale europea a Milano, che nel 1985 lo celebrò con una importante rassegna antologica nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, curata per il Comune di Milano da Guido Ballo e con approfondimenti presso la Galleria Bergamini, la Galleria del Naviglio, lo Studio Marconi e la Galleria Seno.
UN NUOVO CATALOGO PER I CENTO ANNI DI TÀPIES
Pur vicino alle indagini sulla materia e sul segno di ambito informale, Tàpies ha occupato una posizione “altra”, con un’immaginario segnico informato di “allarme sociale” e riflessione esistenziale. Il catalogo edito da Marsilio Arte, che sarà presentato a Milano il 21 marzo per il centenario della nascita e in concomitanza con la mostra alla Galleria Gracis, raccoglie ora le opere più celebri dell’autore, con un testo del curatore, gli scritti dell’antologica di Milano dell’85, alcuni trattati dell’artista e testimonianze critiche da tempo non pubblicate. Segnando un ritorno sul grande artista anche per la casa editrice, che nel 1982 pubblicò la prima autobiografia di Tàpies edita in Italia, a cura di Carmine Benincasa. Attraverso una conversazione tra il curatore Luca Massimo Barbero, il critico d’arte Alberto Fiz e Nuria Homs Serradella Fundaciò Tàpies, si approfondiranno elementi e momenti centrali dell’opera e della ricerca del grande artista, mettendone in luce origini e influenze, ma anche e soprattutto il percorso artistico individuale, originale, autonomo.
Cristina Masturzo
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