La ricerca artistica di Giuliana Cunéaz in un documentario Rai
L’artista Giuliana Cunéaz è protagonista di un documentario che ne racconta il viaggio creativo e di ricerca, dal 1990 a oggi, attraverso un largo e serrato repertorio fatto di scultura, innovazione e arte in tutte le sue forme
Una ricerca artistica ed espressiva lunga oltre 30 anni e ora raccolta in un documentario che la Rai Val d’Aosta ha dedicato a Giuliana Cunéaz, diretto dalla regista e attrice Paola Corti. Cunéaz ha sempre avuto un rapporto di amore e odio con la creta, ha dimostrato versatilità di materie oltre che di sguardi, ed è una dei pochi artisti italiani viventi a fare parte della collezione del Quirinale (il lavoro plastico Lo Spirito della Rosa). Il documentario Giuliana Cunéaz – Cercatrice di Luce è un insieme di immagini, racconti, suggestioni che danno un ritratto dell’artista complesso e completo. Un viaggio che parte dal 1990 e arriva a oggi.
GIULIANA CUNÉAZ – CERCATRICE DI LUCE. UN VIAGGIO A PIÙ DIMENSIONI
Giuliana Cunéaz – Cercatrice di Luce inizia con la stessa artista che mentre lavora la materia a lei cara racconta il momento in cui un disegno da bambina le ha cambiato la vita. Da un racconto personale prende poi il via un racconto fatto di risultati artistici, di ricerca e linguaggi. Il viaggio inizia con l’installazione Il Silenzio delle Fate (1990) per giungere a I Cercatori di Luce, la videoinstallazione su tre schermi recentemente esposta al PalaCinema di Locarno e al Meet Digital Culture Center di Milano. Il percorso proposto è un fermo immagine di un’artista che nel tempo ha saputo seguire, mai banalizzando, la totalità dell’arte tra pittura, scultura, immagini tridimensionali, danza e performance. “Abbattere i dogmi è una delle caratteristiche della mia indagine che cerca di cogliere lo spirito del tempo, uscendo da confini troppo ristretti”, afferma la stessa Giuliana Cunéaz.
IL LAVORO PIÙ RECENTE DI GIULIANA CUNÉAZ, I CERCATORI DI LUCE
Giuliana Cunéaz – Cercatrice di Luce è un documentario ricco di materiali d’archivio ma si concentra anche su qualcosa di molto recente. Permette di entrare meglio nell’idea base dell’omonima opera che da il titolo a questo film. “Mi sento una creatrice di mondi”, sottolinea l’artista stessa nell’analizzare la genesi de I Cercatori di Luce, un lavoro che si basa su tre concetti fondamentali: la sostenibilità, le differenze con l’annullamento della dimensione spazio-temporale e l’attenzione verso il lavoro inteso come desiderio di migliorare la dimensione individuale e collettiva. Giuliana Cunéaz – Cercatrice di Luce è un raccoglitore di tutti i mondi indagati, seguiti, ricercati, realizzati da questa donna e artista, dimensioni differenti ben inserite in un unico contesto e strettamente connesse con una interessante e profonda idea di rigenerazione.
Margherita Bordino
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati