Zweigstelle Capitain a Napoli. A primavera una grande galleria tedesca arriva a Palazzo Degas
La terza edizione della rassegna itinerante promossa dalla storica galleria di Colonia sceglie Napoli, dopo le due mostre a Roma del 2022. Così lo spazio espositivo temporaneo continua a promuovere il dialogo tra artisti contemporanei e scena locale
Zweigstelle nasce un anno fa come “succursale” – questo è il significato del termine in tedesco – della Galerie Gisele Capitain, fondata nel 1986 a Colonia e oggi titolare di due spazi espositivi nella città della prima fiera di arte contemporanea promossa al mondo (Art Cologne, nata nel 1967), oltre che di una sede a Berlino, in collaborazione con la Friedrich Petzel Gallery di New York.
ZWEIGSTELLE CAPITAIN. IL PROGETTO A NAPOLI
Un progetto itinerante varato all’indomani della pandemia con l’idea di portare in giro per il mondo uno spazio espositivo temporaneo, a partire da Roma, che nel marzo 2022 ha battezzato l’iniziativa in un’ex officina di via dei Volsci, prima di accogliere anche una seconda “puntata”. Scelta per il debutto della rassegna – “perché abbiamo già forti legami con il Paese”, spiegava allora la galleria – l’Italia torna a essere protagonista della terza edizione di Zweigstelle Capitain, in programma a Napoli dal 18 marzo al 29 aprile 2023. Il temporary space sarà ospitato nello storico Palazzo Degas, in piazza del Gesù, e presenterà nuove opere di Isabella Ducrot, Jacqueline Humphries e Liza Lacroix in quattro distinte sale d’artista. Con la mostra, lo spazio proporrà anche un programma di eventi collaterali, dai concerti alle performance, contribuendo ad animare la scena artistica cittadina, e ricercando un dialogo con le realtà locali.
IL PROGRAMMA DI EVENTI E LA MOSTRA A PALAZZO DEGAS
In occasione dell’inaugurazione, dalle 18 di sabato 18 marzo, il pubblico potrà assistere al concerto del violoncellista di fama mondiale Matt Haimovitz, sul tema della Primavera attraverso i secoli; il 25 marzo sarà la volta della mezzosoprano Johanna Bretschneider, mentre il 15 aprile lo spazio ospiterà la presentazione del libro Stoffe di Isabella Ducrot. Si prosegue il 22 aprile con la performance di Ivan Cheng (La Divina Commedia), prima del finissage di sabato 29, con lo spettacolo di Alvin Curran & Marcus Schmickler, in Dove si incontrano Reno e Tevere (sull’Hudson?). L’idea all’origine di Zweigstelle Capitain è infatti quella di creare una piattaforma flessibile e mobile per le mostre, possibilmente significativa per gli artisti, che apra al contempo spazi fertili per l’incontro, lo scambio di idee, il contatto tra autori internazionali e la scena culturale locale: “Con il programma che accompagna la mostra invitiamo artisti che si impegnano con la musica, la poesia o la danza per creare una comunità temporale che speriamo duri oltre il nostro soggiorno”, sottolinea la galleria tedesca.
ZWEIGSTELLE CAPITAIN. PERCHÉ NAPOLI
E anche la quarta edizione della rassegna, già in programma per settembre 2023, si terrà a Napoli, con una personale della pittrice britannica Jadé Fadojutimi. “Abbiamo puntato su Napoli perché è un luogo del desiderio, una città che riserva sempre sorprese, poco prevedibile e ricca di occasioni emozionali. La scelta dunque è quella di offrire agli artisti l’opportunità di legarsi a un luogo affascinante, un po’ folle ma sicuramente speciale, diverso da qualunque altro”, spiegano ancora i curatori del progetto. La mostra prossima a inaugurare presenterà i lavori di grande formato su carta e tessuto di Isabelle Ducrot (napoletana, seppur romana d’adozione), le interazioni con le nuove tecnologie digitali di Jacqueline Humphries e tre grandi tele dipinte a olio (inscatolate in strutture di legno rosso e bianco) di Liza Lacroix, con una gamma di colori ispirata ai quadri di Degas.
Livia Montagnoli
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